La minaccia di un nuovo Olocausto 21/12/2006
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Persino Benny Morris si sta convincendo che il prossimo Olocausto sta per diventare inevitabile. E allora cosa dobbiamo fare noi israeliani ? Rimanere in Israele e rischiare di non sopravvivere ? L' odio anti-israeliano nei paesi musulmani ha ormai superato oggi quello dei nazisti. Invece di imparare dalla storia il mondo peggiora le cose. Il primo genocidio (secondo il prof. Netanyahu) degli ebrei nella storia recente fu quello dei tempi di Isabella La Cattolica. Il 20% della popolazione del Portogallo era ebrea, anche in Spagna gli ebrei erano un gruppo etnico-religioso molto importante, inoltre allora gli elementi etnici dell' ebraismo erano piu' rilevanti e omogenei rispetto a quelli di oggi, quindi come tali gli ebrei rappresentavano un ostacolo etnico-culturale ed economico per gli interessi dei governanti di allora. Venne quindi deciso il primo genocidio. Poi ci fu' l' Olocausto, peggiore di quello della Spagna. Ma nell' eventualita' di un Olocausto atomico del popolo ebraico in Israele ci sara' un uso ulteriore di tecnologie moderne, nel perpetrare il solito assassinio in massa del popolo ebraico, gia' eseguito altre volte nella storia. Era peggiore la lenta morte messa a punto e eseguita dai nazisti ? Sicuramente in una morte lenta si soffre di piu'. Nei campi di concentramento si e' toccato il culmine della sofferenza umana. L' eventualita' di un assassinio di massa per opera di alcune bombe atomiche sara' certamente meno doloroso per i singoli, inoltre ci sara' un fattore legato all' onore, che non sara' leso. Nei campi di concentramento anche l' onore delle persone era leso. Primo Levi riusci' a descrivere l' indescrivibile, e spiegarcelo a parole. Non si moriva soltanto, prima si diventava bestie, e poi si moriva, prima si impazziva dal dolore, si rimaneva ancora un po' con il cuore funzionante, e con l' anima gia' morta, e poi eventualmente si moriva. 
Sara' una nuova Massada di gigantesche proporzioni. La domanda per noi israeliani e' : "cosa fare ?". Rimanere in Israele e rischiare di diventare un altro elemento nel numero statistico degli ebrei morti oppure andare a vivere in un altro paese fin quando le cose non dovessero migliorare ?
Nel passato, nonostante noi ebrei avessimo portato al mondo miglioramenti meravigliosi, conquiste gigantesche per l' umanita', fummo perseguitati in massa. Anche oggi Ahmadinejad e i musulmani ci perseguitano. Morris ci spiega che nei prossimi anni, con ogni probabilita', e come gia' avvenne nel passato, il mondo non fermera' il neonazismo islamico nel pieno suo furore e della sua follia, e gli ebrei ne pagheranno le conseguenze. Cosa importa al mondo se molte delle conquiste tecnologiche ed umane degli ultimi anni sono state fatte da ebrei israeliani ? Nel passato non importo' a nulla e il mondo rimase immobile di fronte al primo Olocausto. Anche oggi e' fermo ed immobile come allora, anzi esattamente come allora, esso spesso contribuisce attivamente alla diffamazione anti-ebraica, come quella messa in pratica negli anni trenta del secolo ventesimo, dai giornali italiani. Il giornale La Repubblica e i politici italiani al potere oggi, stanno partecipando attivamente al prossimo Olocausto degli ebrei. Se l' Iran non verra' fermato, i posteri metteranno Mussolini, La Repubblica e D' Alema sullo stesso identico piano. 
 
Alberto Levy
(Israele)