Il delirio di Roma e l'ipocrisia di Milano 19/1172006
Autore: Deborah Fait
Abbiamo visto tutto ormai.
Il peggio del maleficio sinistro lo abbiamo visto ieri a Roma dove giovani e meno giovani scellerati coperti di kefieh e di odio hanno dato la dimostrazione di quanto in basso possa arrivare la natura umana.
Tutto era previsto e tutto si e' compiuto, di tutto di piu', il peggio del peggio, l'apoteosi del Male colla emme maiuscola, il delirio e la prova tangente che il nazismo e' vivo fra noi, in Italia come in Europa. 
Ieri erano le camicie brune e le camicie nere, oggi abbiamo le kefieh, stesse radici di odio, razzismo e intolleranza che i nostri politici cercano di minimizzare mettendo tutti in pericolo e mettendo a rischio la democrazia italiana.
Li abbiamo visti i cittadini di questa democrazia, usata soltanto per permettersi di sguazzare  nella violenza pura,  disonorare la bandiera italiana e i caduti di Nasyria, li abbiamo sentiti gridare ancora "10, 100, 1000 Nasyria", slogan infame ma ormai obsoleto per le  loro menti bacate tanto che lo hanno rinnovato aggiungendo l'altrettanto infame:  "l'unico tricolore da guardare è quello disteso sulle vostre bare".
Traditori cui bisognerebbe immediatamente levare la cittadinanza italiana e mandare nei paesi che amano: Iraq, Iran, Siria, Territori palestinesi, anche qualcuno in Sudan , cosi', tanto per gradire.
Abbiamo visto gli incendi davanti davanti all'Altare della Patria  dove sono stati dati alle fiamme tre fantocci rappresentanti tre soldati , uno italiano, uno americano e uno israeliano.
Davanti al fuoco saltavano isterici urlando "Israele brucera' " e "Palestina libera, Palestina rossa", "intifada fino alla vittoria".
Abbiamo letto i soliti slogan sui cartelli portati da graziose fanciulle inkafiate  il cui morso potrebbe essere piu' velenoso di quello di una vipera.
Abbiamo visto tutto ormai.
Personalmente, guardando le immagini in TV, ho avuto paura, una paura tremenda per chi vive  in Italia e rischia ogni giorno di imbattersi in quelle belve immonde e deliranti colle quali e' pericoloso persino parlare ed esprimere idee diverse dalle loro.
Abbiamo dovuto ammirare il Diliberto fare acrobazie da saltimbanco  per dissociarsi da se stesso e dall'ideologia  del suo partito, l'amico di Nasrallah non ha  nemmeno il coraggio delle proprie azioni, non ha nemmeno le palle di ammettere che e' quella la sua politica, violenza, fiamme, disonore, odio e diprezzo contro le istituzioni e contro la democrazia. Lo abbiamo sentito ripetere bovinamente lo slogan caro ad Arafat, il terrorista quando faceva ammazzare decine di persone in Israele usava due lingue, in arabo parlava di eroi e martiri della Palestina, poi, come per magia,  si faceva venire i lacrimoni e davanti ai giornalisti occidentali piagnucolava " gli attentati danneggiano la causa palestinese".
Cosi' il Diliberto. Chiedere scusa? Condannare? Quando mai! La manifestazione per la pace non doveva essere altro che una lurida manifestazione nazicomunista, come sempre e' stato in Italia e in Europa.   
A Roma il delirio e a Milano il paraculismo.
Bellini i milanesi, educati, neanche un incendio, nemmeno un po' di violenza, bellini loro! Beh, si, tra i manifestanti di Milano c'erano anche alcuni ebrei di sinistra e si sa che quelli non amano la violenza, sono personcine ammodo, colte e di buona famiglia, loro chiedono semplicemente la fine di Israele come paese degli ebrei e quindi come democrazia ma lo chiedono con educazione mica bruciando manichini.
Ebrei contro l'occupazione, Le donne in nero, erano 7 da una parte e 4 dall'altra con Moni Ovadia, travestito da arabo,  come apripista, dietro di loro il vuoto. 
Grandi paraculi i milanesi perche' bastava alzare gli occhi dalle loro persone  per rabbrividire davanti ai cartelli che alcune gentili signore portavano orgogliose.
Pericolosi allo stesso modo degli scellerati di Roma, potrei dire che Milano e' la mente e Roma il braccio. Compagni di merende, biechi personaggi imbevuti di turpe ideologia.
E che dire dei Cobas? Prima della manifestazione hanno rilasciato un comunicato stampa in odore di antisemitismo dal titolo "la potenza della lobby filo-israeliana" e hanno continuato......Trenitalia si e' piegata
al diktat della lobby filo-israeliana ......riconfermando la loro sudditanza all'asse
statunitense-israeliano che li  rende del tutto sordi alle tragedie del popolo palestinese e di tutte le vittime della guerra globale Usa e israeliana.
Questa chiamasi propaganda antisemita della piu' becera, quella che usavano i nazifascisti e che e' stata ereditata dai nazicomunisti.
Insomma cambia il colore ma non la sostanza e questo mi fa pensare che vivere in Europa oggi sia pericoloso come negli anni 30.