Michele Giorgio a caccia di fango da gettare su Israele 18/10/2006
Autore:
Il povero e meschino Michele Giorgio sempre a caccia di fango da gettare su Israele, quando crede di trovarne  un po'  ci
sguazza come un'anitra in un lago. Ma come spesso avviene nel cercare di giudicare la pagliuzza nell'occhio altrui  non
si avvede del trave conficcato nel suo di occhio; chiarisco meglio:
La vicenda del presidente Katzav non fa altro che rendere ONORE alla democrazia Israeliana, perche' dimostra che li
in quel meraviglioso fazzoletto di terra, che si puo' odiare SOLO PERCHE' ANTISEMITI e per nessuna altra ragione,
la legge fa il suo corso e non fa sconti a nessuno.Guardiamoci in casa nostra invece caro Michele,dove un presidente
della Repubblica reo di aver preso fondi neri dai servizi segreti per anni, non solo non li ha mai restituiti, ma e' rimasto
impunemente al suo posto, fino alla fine del mandato. La sua reazione alle accuse provate e documentate fu  solo :
IO NON CI STO !! Ma poi ci e' stato,eccome se ci e' stato,sulla poltrona di presidente....Nulla da dire Sig Giorgio? E
dell'altro Senatore con la famosa gobba inquisito per collusione con la mafia, e provato di collegamenti e rapporti con
mafiosi che giurava di non aver mai conosciuto???Ne vogliamo parlare o sorvoliamo??Eppure il nostro gobbo siede
ancora tra i banchi del parlamento e per poco non ce lo siamo ritrovati presidente della Repubblica Italiana.........
devo continuare o basta cosi' ???????
adesso caro Sig Michele Giorgio che tanto odioso veleno ami sputare su Israele ti senti fiero di essere italiano??Io
se fossi israeliano SI ne sarei fiero di appartenere ad una democrazia tanto evoluta e capace di correggre i propri
errori, anche se vengono da cosi' in alto.Dubito che tu possa fare altrettanto, ma continui a guardare la pagliuzza
altrui,e non ti accorgi di cosa ti gira intorno.
Per favore fai un bene al popolo italiano,ai tuoi lettori ed alla corretta informazione: cambia mestiere !!!
 
                                                                                                Gianni Centola