Il falso pacifismo di Jovanotti 28/09/2006
Autore:
Spettabile Redazione,

il Corriere della Sera riporta la notizia sul cantante Jovanotti, il
quale, in un'intervista alla radio e a "Il Senso della vita" di Bonolis,
è tornato a parlare del suo rapporto con Oriana Fallaci, la grande
scrittrice scomparsa da lui apostrofata come «/quella
giornalista-scrittrice che ama la guerra perché le ricorda quando era
giovane e bella/». Era il verso contenuto in Salvami, canzone del 2002
che attirò su Jovanotti una pioggia di critiche. «In un primo momento
-- riferisce - ho provato dell'imbarazzo, poi però è prevalsa la
ragione, io l'ho definita così quando non era affatto indifesa, anzi era
una della voci più difese dal mondo della cultura italiana, e dopo un
articolo molto violento. Ci ho provato, ma davvero non riesco a sentirmi
in colpa per quelle parole». E ripensando alle critiche che le aveva
mosso, non fa un passo indietro, ma spiega: «Ho reagito con rabbia, ma
ero stato corretto». Pacifista convinto e contrario alle guerre, (/così
lo definisce l'articolo del Corriere/) Jovanotti ricorda il suo sgomento
dopo l'attentato alle Torri gemelle di New York. «Quel giorno - afferma
intervistato da Bonolis - ho patito moltissimo, perché anch'io mi sento
un po' americano. Ma non credo che esistano un miliardo di persone che
ci odiano: l'undici settembre ero in Pakistan e non avevo l'impressione
di trovarmi in una terra ostile. Anzi - puntualizza - erano molto
ospitali»./

Siamo in democrazia e ognuno può pensare quello che crede, ma come
"pacifista convinto" il sig. Jovanotti mi sembra assai poco coerente e
convincente. Non mi risulta, infatti, che dopo quella dedicata a Oriana
Fallaci egli abbia scritto canzoni ironiche riguardo la smania di guerra
santa e di strage contro i crociati ed i maiali ebrei da parte di Bin
Laden, o rime per irridere il delirante proposito espresso da Mahmud
Ahmadinejad di cancellare lo Stato di Israele dalla faccia della terra.
Né mi pare che Jovanotti abbia mai stigmatizzato in musica o in versi i
terroristi come Nasrallah che, oltre a sabotare esplicitamente qualsiasi
processo di pace, predicano quotidianamente di voler vedere scorrere
abbondante il sangue degli sporchi sionisti. È opinione di Jovanotti che
Bin Laden, Ahmadinejad e Nasrallah siano rispettabili uomini di pace
verso i quali sarebbe scorretto fare ironia? O forse vuole convincersi e
convincere che Oriana Fallaci fosse una guerrafondaia molto più
pericolosa dei suddetti sullodati signori?




Molti cordiali saluti
Luigi Prato, Sassari