scrivo a Voi per manifestare il mio rammarico riguardo la scomparsa della grande scrittrice toscana Oriana Fallaci, deceduta stanotte dopo una lunga sofferenza. In questi ultimi anni tempestosi, contrassegnati disgraziatamente dal nefasto ritorno di un antisemitismo sempre più violento ed aggressivo e da un atteggiamento compiacente da parte delle democrazie europee verso le tirannie islamiche (che ricorda malauguratamente lo sciagurato spirito di Monaco 1938, allorché si celebrò la resa del mondo civile alla barbarie hitleriana), Oriana Fallaci non si è risparmiata a dispetto del suo male incurabile, nell’impegno di richiamare l’attenzione di tutti sul pericolo che incombe sulla nostra civiltà, minacciata dal nuovo nazismo incarnato dai vari Bin Laden e Ahmadinejad. La sua instancabile attività, accanto a quella di liberi pensatori come Magdi Allam, André Glucksman e Giorgio Israel, merita l’incondizionata ammirazione di chiunque sia consapevole del pericolo costituito dal fondamentalismo e della necessità di evitare che possa ripetersi quanto avvenne dopo il 1 settembre 1939, quando tanta parte del mondo finì nelle mani di spietati assassini. Tanto più è da ammirare Oriana Fallaci, se consideriamo che oltre al suo male, essa ha dovuto coraggiosamente combattere contro una folta schiera di accaniti nemici esterni, rappresentati dai benpensanti del pacifismo antioccidentale, dai tifosi del terrorismo, dai nostalgici dei baffetti, dei baffoni e dei barboni, nonché dagli imbecilli in servizio permanente effettivo (come nel caso degli infami che, non contenti di bruciare la bandiera di Israele, paragonano Sharon a Hitler e gli assassini foraggiati da Siria ed Iran alle innocenti vittime inermi di Lidice e Oradour sur Glane) che le hanno costantemente rivolto ignobili insulti e minacce senza tuttavia riuscire ad intimorirla. Con la scomparsa di Oriana Fallaci si spegne un’altra luce nelle tenebre della malvagità umana. Riposi in pace.
Grazie Oriana.
Nel giorno in cui tu ci lasci, sento il dovere di ringraziarti, a nome mio e di tutti coloro che amano e difendono la libertà come bene supremo.
Grazie per aver sempre difeso le tue idee con il coraggio di una leonessa, senza guardare in faccia nessuno, senza retromarce, senza smentite del giorno dopo stile "sono stata fraintesa", senza compromessi con chi ti odia.
Grazie di aver dato una forma chiara e compiuta ai pensieri ed alle emozioni di tutti gli uomini liberi del mondo all'indomani degli attentati di New York.
Grazie di essere diventata il simbolo scomodo, scomodissimo, di chi chiama le cose per nome, di chi ha il coraggio di denunciare il male, di non essere viscidamente equidistante, pacifista o equivicino.
Grazie per tutti gli schiaffi che hai tirato ai vigliacchi, agli opportunisti, ai collaborazionisti, ai nani politici, a tutti quei militanti "sinistri" (in ogni senso) che specialmente in Europa si illudono di venire a patti con il Male, così come fecero già 70 anni fa, sempre loro, sempre gli stessi, con la conferenza di Monaco.
Grazie per aver coniato il termine "nazismo islamico", descrizione perfetta della più grande minaccia che l'umanità intera si sia mai trovata ad affrontare. Siamo nel bel mezzo di una guerra mondiale, più pericolosa di tutte quelle che l'hanno preceduta (compresa quella "fredda" contro il comunismo) anche se qualcuno fa finta di non accorgersene e preferisce sbattere in galera i nostri 007 piuttosto che i terroristi.
Grazie per averci ricordato fino alla noia che non si possono metter sullo stesso piano i carnefici e le vittime, i terroristi e chi li combatte, i vigliacchi hezbollah e gli eroici israeliani, Ajmadinejad e Bush, il fanatismo omicida e la legittima difesa.
Grazie per le tue parole e per il tuo grande esempio di vita.
Grazie di aver sempre conservato uno sguardo laico su tutto e su tutti, con la tua capacità di dubitare, di interrogarti e di aver saputo, fino all'ultimo, lasciar perdere i luoghi comuni e i dogmi ideologici, come quando tu, atea dichiarata, hai stretto la mano a questo nuovo Papa, in cui hai riconosciuto un alleato contro l'avanzare di quel laicismo oltranzista e nichilista che sta minando le basi morali dell'Europa ed aprendo quindi la strada alla sua islamizzazione.
Grazie di di tutto ciò Oriana e di tante altre cose che, di getto, non ho ancora richiamato alla mente.
Grazie infine, per aver ricordato al mondo che anche in Europa, anche in Italia e perfino nella nostra splendida e, ahimé, comunistizzata toscana, c'è ancora qualcuno che non si piega al pensiero unico di sinistra, al conformismo, alla paura.
E adesso, cara Oriana, metti pure da parte il tuo ateismo e vai ad intervistare Dio.
Pietro Aretino
PS. Dimenticavo: quando arrivi in cielo salutaci il nostro amico Indro.
La notizia ormai ha fatto il giro del mondo; è un giorno triste per tutti noi occidentali. O per buona parte.