Elie Wiesel a Mantova 08/09/2006
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Desidero ringraziare l'Organizzazione del Festivaletteratura di Mantova per l'incontro di ieri 7 settembre con Elie Wiesel.
Valeva la pena di stare sotto il sole ad aspettare che si aprissero i cancelli, sopportare la sete e caricare di attesa il momento in cui sarebbe sceso dalla macchina. Ha riempito lo spazio del cortile del castello di Mantova Elie Wiesel con il suo carisma. Ero seduta lontano dal palco ma riuscivo comunque a cogliere il suo fascino calamitante. Le sue parole calde, ricche di spessore, mai odio nel suo racconto, un'analisi sempre controllata ma incisiva. Una vita la sua dedicata al rispetto dei Diritti Umani troppo spesso violati.
Sentirlo parlare di "educatori", cogliere il segreto della sua professione, il suo rivolgersi alla giovane aspirante insegnante con uno splendido:" cara collega..." E poi l'accenno alla fede, all'impossibilità di vivere senza d-o, e la sua netta posizione contro la follia che viene dall'Iran, e il suo amore per Israele e infine il volo che ci ha fatto fare verso Gerusalemme che sente in lui, che, ci ha confidato, gli appartiene...
Ho avuto la fortuna alla fine di abbracciarlo e di lasciarmi accarezzare dal suo sguardo di velluto che si è posato sulla piccola Stella di David che porto al collo. Mi ha sorriso augurandomi:" Alles Gute"!
Maria Pia Bernicchia
Verona