Ennio Remondino: un professionista distratto 01/09/2006
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Ho letto con interesse il suo commento e la risposta di Deborah Fait.
Mi stupisco di trovare, in un professionista, errori grossolani tipo quello
sulla nazionalità di un sito tutto italiano. Ma per la propria fede si dice
di tutto.
Venendo a cose più serie, mi stupisce che un professionista veda solo quel
che succede da una parte, senza il minimo pensiero a quel che succede
dall'altra parte. Forse non si é accorto, il professionista, che guerra,
lutti e distruzioni c'erano dalle due parti. E infatti non trovo traccia,
nelle sue parole, di rimprovero verso Nasrallah che tanti dolori ha
provocato a milioni di persone, dalle due parti della frontiera. E neppure
traccia del fatto che da una parte si é cercato di contenere le morti
civili, dall'altra si sono cercate solo quelle, degli israeliani e delle
persone proditoriamente messe vicino alle basi di lancio dei missili. Ebrei
e cristiani vadano all'inferno, mentre i mussulmani morti vanno direttamente
in paradiso, anche se colpiti dal fuoco amico.
E così capisco perché quel professionista sia scappato contento dalla Città
più bella, più fascinosa del mondo.
Se riflette un momento su queste parole potrà forse, almeno nel suo
profondo, capire il perché esiste quella per lei indigesta organizzazione
informazione corretta. Ma non sono certo tanto ingenuo dal pensare che lo
potrà mai riconoscere.
Emanuel Segre Amar