No, Israele non ha perso la guerra 30/08/2006
Autore: Deborah Fait
E' stato interessante il mio viaggio in Italia.
Ho parlato, ho ascoltato, ho cercato di considerare l'indifferenza e l'odio di alcuni, mi sono commossa per l'amore di altri.
Tutti pero', amici e nemici, sono dell'idea che Israele abbia perso la guerra, io non sono dello stesso parere.
Si, e' vero, Israele ha vinto in sei giorni una guerra contro cinque eserciti arabi ma il prezzo e' stato la vita di 1500 soldati.
E' vero che nel 1973 Israele, dopo essere stata invasa sia da nord che da sud , ha ricacciato il nemico fino ad arrivare quasi a Damasco e riconquistando tutto il Sinai con una vittoria schiacciante e considerata impossibile.
E' vero che Zahal e' un esercito forte e coraggioso, e' vero che i nostri soldati che sono  i nostri figli , sono eroici e pronti a tutto.
E' anche vero che in un mese di guerra non siamo riusciti a impedire il lancio dei missili sulla Galilea.
E' anche vero che dopo 60 anni di guerre continue e di terrorismo siamo stanchi e stufi ma i nostri ragazzi volevano andare avanti sicuri di vincere se glielo avessero permesso. I nostri ragazzi volevano riportare a casa i loro compagni rapiti. Non hanno potuto farlo.
Ma vediamo l'altra parte della medaglia.
Israele ha risposto al rapimento e all'uccisione dei soldati di frontiera e al lancio delle prime centinaia di missili entrando in Libano, e in quel momento ha avuto inizio il triraemolla dell'occidente "Israele fermati, Israele ancora una settimana, no fermati, no ancora tre giorni, torna subito indietro, vabbe' vai avanti ancora un giorno e mezzo...STOOOOP!"
A questo aggiungiamo la propaganda araba, le menzogne di massacri israeliani mai avvenuti, la nefandezza di hezbollah, lo schifo dei politici europei e i balletti di Condoleeza Rice, le passeggiate di D'Alema a braccetto col portavoce di Nasrallah e le sue dichiarazioni sull'esagerazione della risposta di Israele ai 4000 missili, ai civili ammazzati a Haifa , a Naharya, a Kiriat Shmona, alle case e alle scuole e asili israeliani distrutti, ai malati degli ospedali portati nei sotterranei per salvarli.
Israele ha risposto mentre l'occidente la tirava per la giacchetta pero'quando e' stato concesso ancora un po' di tempo , ecco che in meno di un giorno i ragazzi di Zahal sono arrivati addirittura sopra il Litani, schivando i buchi e le gallerie da cui uscivano come topi di fogna gli assassini hezbollah.
"Come leoni" dice qualcuno dei loro ammiratori " si sono battuti come leoni".
Povero re della giungla essere paragonato a gentaglia che colpisce a tradimento, che si nasconde dietro i pannolini dei bambini, che porta ragazzi handicappati in edifici destinati a esplodere, topastri, pantegane, vigliacchi altro che leoni ma si sa che chiunque ammazzi israeliani e'  un eroe. 
Israele ha distrutto centinaia di postazioni , migliaia di batterie di katiusche, solo ieri ha fatto esplodere un'intera citta' costruita, sotto l'occhio affettuoso dell'Unifil,  a 30 metri sotto terra.
Israele non ha perso la guerra, non ha potuto vincerla, un po' per gli errori provocati dalla paura di ritornare nel pantano libanese che ci era costato 1200 morti, un po' per i bastoni fra le ruote dell'occidente.  Ha fatto quello che ha potuto cercando di continuare e nello stesso tempo di parare i colpi mediatici delle agenzie che, come sempre, si affidavano anima e corpo alle notizie taroccate di hezbollah che, anche questo come sempre, sono arrivati ad ammazzare libanesi, i soliti poveracci  scudi umani del barbaro cinismo arabo, pur di gettare la colpa su Israele.
La verita' e' che dopo una settimana di guerra Seniora chiedeva la tregua, piangendo le sue lacrime  di coccodrillo, Nasrallah dal suo buco sottoterra dove e' rimasto nascosto  per un mese intero, chiedeva la tregua pure lui . Adesso il pagliaccio terrorista dice che se avesse saputo non avrebbe mai incominciato.
Ma come! Non ha detto di aver vinto lui? Si vabbe', una vittoria da fogna, la fogna in cui si e' imboscato per non essere ammazzato.
Israele ha ottenuto qualcosina dalla sua contestata vittoria:
1. l'esercito libanese, dopo 35 anni, e' andato al confine per proteggerlo dai terroristi.
2. Hezbollah non e' stato disarmato ne' mai lo sara' ma ha avuto perdite enormi e soprattutto non e' piu' il partito di dio (minuscolo) ma forse solo il partito del cavolo.
3. Nasrallah si e' sputtanato cosi' tanto che presto chiedera' asilo politico sulla barca di baffino D'Alema.
4.L'Europa e' stata chiamata in causa, gli e' stata richiesta finalmente una responsabilita' dopo decenni di indifferenza interrotta dai leccamenti ai vari gruppi terroristi e di insulti a Israele.
Oggi sono arrivati i soldatini italiani, Prodi ha parlato, aspirando la parola "pace' , con una retorica da vomito. Ma i soldati italiani lo sanno che dovranno anche sparare? Possibilmente non contro gli israeliani!
In questi giorni tutti si sono asciugati la lingua a forza di parlare dei danni del Libano, degli aiuti al Libano, Libano Libano Libano.
Ma Israele? L'aggredito?
Nessuno parla di danni subiti da Israele, dei morti civili israeliani. Israele si arrangi da solo, che diamine!
Intanto i pacistronzi sono andati ad Assisi con tante scarpe, le solite bandiere colorate, molte bandiere palestinesi e libanesi e tanti cartelli raffiguranti il loro nuovo idolo Nasrallah. Non hanno piu' Arafat, Saddam Hussein e' un morto che cammina, Ben Laden e' un fantasma, resta il barbuto terrorista libanese a dargli conforto, poveri orfanelli!
Nasrallah che odia Israele come loro, Nasrallah che vuole buttare gli ebrei a mare come loro, Nasrallah nazista come loro.
Avranno portato tutte quelle scarpe per lui? Per il suo esercito di naziterroristi?
Secondo me le hanno tolte a chi voleva corrergli dietro per prenderli a calci in culo!
Israele non ha perso la guerra, ragazzi miei! Da quanti anni l'occidente e' in Afghanistan e in Iraq? E Israele doveva vincere hezbollah , milioni di volte meglio armati e addestrati dei talebani e delle fazioni irachene, in un mese?
E che sono tutti Superman in Israele? No, in questo Paese vivono uomini, con virtu' e difetti, piu' coraggiosi di altri, piu' commoventi di altri, piu' buoni di altri, forse piu' naiive di altri ma uomini  sicuramente piu' sfigati di tanti altri, uomini che si sentono odiati perche' vivono in un minuscolo pezzo di terra sempre aggredito, uomini che sentono ogni giorno qualcuno che li minaccia di annientamento, uomini che in tanti anni di terrorismo non si sono fatti abbacinare dall'odio.
Li volete capire questi uomini e queste donne una buona volta? 
Volete capire il loro dolore, la loro paura, la loro disperazione, la loro grande civilta'?