Una lettera inviata Magdi Allam 11/08/2006
Autore:

Gentile Magdi Allam

Il lavaggio del cervello operato dal terrorismo islamista agisce ormai su due fronti: gli obiettivi sono due, diversi e distinti: da un lato, quello evidente a tutti, i mussulmani; dall’altro, più nascosta, le popolazioni occidentali. I contenuti e gli stessi registri linguistici sono specifici e differenti. L’ondata oceanica di odio verso Israele e l’Occidente, che si sta sollevando scuotendo le radici delle folle islamiche trova uno tsunami parallelo ma non speculare nelle popolazioni occidentali, ormai collettivamente affette dalla sindrome di Stoccolma. Ho ascoltato attentamente i messaggi dei grandi capi terroristici, da Bin Laden fino ad Ahmaddinejad e quando essi si rivolgono alle popolazioni occidentali ogni parola, ogni aggettivo fino alla pausa apparentemente più insignificante sono invece altamente pregnanti e calibrate. I loro disegni devono essere percepiti come ineluttabili e l’effettuazione di stragi spettacolari è strumentale a questo scopo. L’imprevedibilità misteriosa  e l’orribile grandiosità degli atti terroristici contribuiscono a farli apparire ad occhi europei come voluti dal dito di Dio. Ciò non è ancora un pensiero esplicito ma si sta depositando in quel gran calderone che è ora l’inconscio collettivo dell’Occidente. Di fronte alle grandi stragi, avvenute o mancate, si vuole sempre dare la colpa a qualcuno e sempre più spesso quando si tratta di terrorismo islamista la causa additata è la politica estera dello stato vittima; i veri responsabili non vengono più neppure chiamati in causa, il loro stato di malvagi puri li mette al riparo dalla pubblica gogna. Sono così puri nella loro malvagità che paiono quasi buoni.

Di fronte all’ineluttabilità del Male Puro il rancore e la disperazione vengono convogliati sul grande capro espiatorio di sempre: gli ebrei, nella comoda personificazione di Israele. Questa piccola democrazia è dipinta dalla propaganda antisemita (sì, antisemita, non antisionista; perché se gli ebrei sono accettati solo quando rinunciano alla loro identità, si deve dire antisemitismo) come il nucleo mondiale del Capitalismo, dell’Imperialismo e del Colonialismo: un Male davvero Impuro, contro cui le folle si scagliano per sentirsi più sicure. L’esistenza dello stato di Israele è percepita dai più come un lusso concesso agli ebrei da un’Europa costernata dai sensi di colpa: un lusso che però sta costando un po’ troppo a tutto l’Occidente, e allora chissenefrega, il regalino l’abbiamo fatto, ci pensino loro se proprio sono così ostinati da voler restare lì. Gli Hezbollah diventano un “movimento” e a sentire i telegiornali stanno gradualmente slittando nella categoria di legittimo interlocutore.

Le categorie di pensiero e di giudizio stanno lentamente scivolando proprio dove loro le stanno conducendo e questa è la vera vittoria dell’Islam radicale sull’Occidente.

Lei sta eroicamente mettendo un argine a tutto questo ed io la ammiro non solo come uomo di pensiero, ma anche per il fatto che  lei mantiene le sue posizioni coraggiose senza rinunciare alla sua identità: e questo è il più alto messaggio di pace che si possa dare

Grazie per l’attenzione

Eva Bettinzoli