Una lettera ad Avvenire 05/07/2006
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Salve
allora cosa dice di fare Barbara Uglietti: che Israele cali le brache ?
Permettere ogni cosa: che il parroco e il vescovo della mia cittadina siano chiacchierati per storie con donne ? Perchè non si può essere seri, ma bisogna sempre cedere, comprendere ed essere equivicini falsando la realtà delle cose ? Tra Israele e i paesi islamici è in atto una guerra spietata ed ognuno di essi cerca di utilizzare le armi più efficaci che possiede, perchè Israele dovrebbe difendersi con un braccio legato dietro la schiena ? Non crede la giornalista dal momento che non è coinvolta in questa guerra, per adesso, non abbia il diritto di tranciare giudizi ? Vorrei vederla sotto una pioggia di missili qassan. Non crede che queste sue critiche giustifichino azioni sempre più aggressive da parte dei terroristi palestinesi che cercano proprio questo appoggio e giustificazione alle loro operazioni di guerra? Non sente la giornalista la sua corresponsabilità per quello che succede quando scrive in quel modo ? No, allora a quando il velo? A quando la sottomissione a Maometto ? 
Cordialmente Giovanni Vitale