Informazione e propaganda 16/06/2006
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Pubblichiamo una lettera inviata a La STAMPA e per conoscenza a Informazione Corretta:

Ecco un articolo che informa molto bene su quanto è successo a Gaza. Riporta, molto correttamente, anche i dubbi dei Palestinesi su quaella che sembra una manipolazione dei fatti da parte israeliana. Basta andare un attimo a visitare il sito filosionista www.informazionecorretta.it per rendersi ben conto dello sporco gioco messo in atto sulla vicenda. In quanto alla pomposamente definita "analisi" della Nirenstein, non è altro che vergognosa propaganda spacciata per informazione. Un giornale serio dovrebbe evitare di pubblicare simili "analisi a senso unico" in questi frangenti. Tra informazione e propaganda spacciata per tale la distanza è enorme. Mario Parolisero.

L'armée israélienne réaffirme qu'elle n'a pas bombardé la plage de Gaza vendredi dernier
LEMONDE.FR | 14.06.06 | 13h50

'enquête militaire sur la mort de huit civils palestiniens sur une plage de Gaza, qui a entraîné une rupture de la trêve du Hamas, n'est "pas achevée", selon le général Meir Klifi, chargé de l'enquête. Celui-ci a pourtant livré, mercredi 14 juin, de premières hypothèses qui viennent conforter la thèse défendue par les chefs de l'armée israélienne, qui nient toute responsabilité dans ce drame.

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http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3218,36-783312,0.html

 
La nostra risposta:

La ringraziamo della segnalazione. Da parte nostra avevamo segnalato già ieri le affermazioni di Hamas e dell'esperto balistico americano nella nostra critica a un gruppo di quotidiani, D come demonizzazione.

Il testo di Le Monde è più completo di quelli italiani e ci permette qualche riflessione aggiuntiva, che le comunichiamo:
1) da parte sua Hamas si limita a ribadire le accuse a Israele a negare le ipotesi di un suo coinvolgimento, senza aggiungere nessun nuovo elemento
2) l'esperto americano, che ha visitato il luogo della strage dopo l'intervento di ripulitura di Hamas (che nessuno nega) fonda però le sue considerazioni sulle ferite riportare dalle vittime. Ve ne sono sulla testa e sul busto, nota, contrariamente a quanto abitualmente avviene con le mine.
Prima di tutto bisogna osservare che Israele ha soltanto ipotizzato che a causare la strage sia stata una mina. Con  maggiore sicurezza ha negato la propria responsabilità nella strage. L'elemento di prova fondamentale è l'incompatibilità delle schegge estratte dai feriti con i proiettili della sua artiglieria. Una incompatibilità che l'esperto americano non ha negato, stando all'articolo di Le Monde. Dunque, per accettare la tesi della responsabilità israeliana resterebbe da spiegare questa incongruenza,  anche ammettendo che l'argomento dell'esperto per confutare la tesi della mina sia valido.
A tal proposito, ci sembra però di poter formulare questa ipotesi: le mine normalmente esplodono sotto persone che ci camminano sopra, in posizione eretta.
In una spiaggia di solito  vi sono molte persone sdraiate o sedute, per cui, muovendosi sempre alla stessa altezza. le schegge avrebbero potuto colpire le vittime nelle parti del corpo più alte.

Quella di Fiamma Nirenstein è sicuramente informazione e non propaganda. Il suo articolo si basava su casi ben documentati  di manipolazione propagandistica.
Lei, come altri, sembra propenso ad esercitare il suo senso critico e  la sua sospettosità soltanto verso Israele, ma farebbe bene a ricordare che in questo paese i mezzi di informazione e i sistema giudiziario  godono di un'indipendenza e di una libertà che sono  del tutto assenti nell'Autorità palestinese. Manipolazioni, mistificazioni e occultamenti sono dunque molto più probabili in quest'ultimo contesto.

Per quanto riguarda il nostro sito, teniamo a precisare che è sionista, non filo-sionista.

Cordiali saluti
redazione IC