Verità che nessuno scrive e propaganda che piace a tanti 10/06/2006
da Israele Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Ultimamente le notizie sul conflitto israelo-palestinese non apparivano sulle prime pagine dei giornali per due motivi: i palestinesi si ammazzavano tra loro e i palestinesi bombardavano Sderot, la citta israeliana del Neghev. Notizie cui non dare peso, notizie da non divulgare, niente di interessante.
Negli ultimi tempi per le strade di Gaza c'e' la guerra civile, ogni giorno morti e feriti ma queste notizie i media italiani  non le trovano interessanti e le danno, quando le danno, quasi di corsa, senza soffermarsi troppo.
Da cinque anni e mezzo i palestinesi bombardano Sderot e neanche questo fa  notizia. Missili sulle scuole? Va bene, niente paura, i bambini erano appena usciti.
I bambini e molti adulti di Sderot devono essere seguiti da psicologi?
Devono vivere nei rifugi, fare scuola nei rifugi come succede ai loro coetanei del nord della Galilea bombardati da Hezbollah? 
Chissenefrega!
Kofi Annan non ha mai detto niente, lui fa le parole crociate.
Israele e' stato colpito dal terrorismo piu' infame,  per cinque anni, senza sosta?  Saltano autobus? saltano supermercati? saltano ristoranti? Arrivano missili sulle citta? si, si, ci sono varie vittime, vabbe' poveracci, ma adesso, ehhhh adesso chissa' come rispondera' Israele! 
Questo e' sempre stato il punto piu' importante per i media e anche per l'opinione pubblica: la rappresaglia israeliana, sulle vittime israeliane neanche mezza parola. 
Noi, in Israele, abbiamo sopportato questa indifferenza mentre  seppellivamo in silenzio i nostri morti. In silenzio, tra le lacrime. Senza urla , senza manifestazioni.
Solo silenzio. Forse questo e' stato l'errore, avessimo fatto piu' casino qualcuno avrebbe capito meglio la nostra sofferenza e l'ingiustizia di essere un paese aggredito cui tutti danno addosso per difendere gli aggressori. 
Da ieri invece siamo di nuovo sulle prime pagine dei giornali e telegiornali perche' ad essere colpiti non sono stati civili israeliani ma palestinesi, non bambini israeliani ma palestinesi. E allora tutti si scatenano come un sol uomo  e  Kofi Annan si dice "turbato".
Ma prima dove era Kofi Annan? Si era  mai detto 'turbato" prima?
Ha mai informato  i palestinesi, a nome dell'ONU,  che non si puo' colpire in continuazione Israele, che non si possono fare morti e feriti, che non si puo' continuare a bombardare senza motivo le citta' (ormai  i missili stanno arrivando fino ad Ashdod,  una trentina di chilometri da Tel Aviv), senza aspettarsi che a Israele girino le scatole?  
A sud bombardano hamas e i suoi affiliati, a nord bombardano gli  Hezbollah ,  che colpiscono Israele per conto di Siria e Iran, ma mai il segretario dell'ONU ha fatto dichiarazioni di turbamento.
Forse per lui e' normale che i bambini di Israele debbano vivere nei rifugi per poter non morire!
E Abu Mazen? Ha mai fatto qualcosa per fermare il terrorismo?  Niente, lui dorme, Annan fa le parole crociate, i terroristi di tutti i gruppi bombardano Israele e quando succede l'incidente, ancora non provato, allora di colpo l'uno si sveglia e subito telefona a Cindoleeza Rice per dirle quanto siamo cattivi e l'altro, il segretario dell'ONU,  si turba!    
 
Mentre su Sderot piovevano missili ininterrottamente dal primo giorno della guerra di Arafat, 5 anni fa,   una corvetta militare israeliana ha sparato verso le postazioni dei terroristi e pare che un missile per fatalita' abbia deviato e sia finito su una famiglia palestinese. Israele ha chiesto scusa, ha aperto un'inchiesta , i palestinesi che non sanno contare bene hanno urlato subito alle 15 vittime.
Lo fanno sempre, hanno problemi di conta, a Jenin avevano diffuso a tutte le agenzie la notizia  di  500 morti, alla fine erano  50, le meta' israeliani pero' nella memoria di tutto il mondo e' rimasta la notizia taroccata e molti  ancora oggi credono ai 500 morti i cui cadaveri sono inesistenti ma non fa niente, basta strombazzarlo in giro e la gente ci crede ed ecco che esplode l'odio e si bruciano bandiere.
E' cosi' che funziona, e' la magnifica ed efficentissima propaganda palestinese.
La verita' che nessuno ha il coraggio di dire e' che Israele e' sempre troppo clemente, che Israele aspetta sempre troppo per colpire, che nessun altro paese al mondo avrebbe avuto tanta pazienza, i nervi tanrto saldi e una popolazione cosi' civile e calma .
Nessuno al mondo avrebbe sopportato quello che Israele subisce ogni giorno dai palestinesi da anni e anni.
Morti, minacce, dichiarazioni di inesistenza di Israele, bombardamenti, terrorismo senza mai un solo giorno di sosta!
Ma gli italiani sanno cosa e'  il terrorismo e cosa significa  per la gente  aver visto autobus pieni di cadaveri carbonizzati, cosa significa aspettare una telefonata che ti annunci che tuo figlio e' morto, cosa significa vivere nei rifugi e sentire  decine di missili che ti passano sulla testa ogni minuto?
NO,  non lo sanno e neanche Kofi Annan lo sa  pero' sono tutti pronti a condannare e a turbarsi.
Bene, gli do una notizia, e la do a tutti quelli che in questo momento dicono "poveri bambini". Certo, poveri bambini!
Poveri bambini che devono vivere in territori dove a nessuno interessa niente di loro se non per vestirli da terroristi kamikaze a meno di un anno e farli marciare urlando "a morte gli ebrei' a meno di tre anni.
Poveri bambini destinati a diventare  terroristi prima ancora di nascere!
Poveri bambini vicino ai quali vanno a mettersi gli adulti per sparare contro Israele e poi scappare e aspettare la risposta che cadra'  esattamente nel posto dove prima c'erano i terroristi  e dove invece sono rimasti solo loro, i bambini.
La responsabilita' di ogni bambino palestinese ammazzato e' di Abu Mazen come prima era di Arafat che ha avuto anche il coraggio sporco di dichiararlo, tra il silenzio del mondo, che sperava in un milione di morti bambini.  E parlava di quelli palestinesi e piangeva con le sue lacrime di coccodrillo chiamandoli angeli e  martiri che dovevano morire  per lui.
La guerra e' guerra ma i bambini israeliani e palestinesi sono morti per sola responsabilita' dei palestinesi che hanno sempre rifiutato ogni possibilita' di dialogo per scegliere il terrorismo.
Adesso urlano che la tregua e' finita. Ma quando mai c'e' stata? Quando mai hanno smesso un solo giorno di colpirci?
Altra notizia che i media italiani non hanno dato e' il rfiuto dei palestinesi di ricevere  34 TIR di medicinali che Israele mandava.
Vediamo i fatti:  da quando hamas e' andato al potere , piagnucolano che non hanno soldi nemmeno per comprare medicine, allora Israele ha fatto due conti sui dazi  e anziche' mandargli i soldi che loro usano per comprare armi e esplosivo, gli ha mandato medicinali. 34 TIR di medicinali.
Bene, improvvisamente non ne avevano piu' bisogno , li hanno rifiutati e hanno urlato: "mandateci il grano", nel senso di grana, soldi, dane',  money . Loro vogliono soldi per ammazzare, mica medicine per curare.
Intanto stanno sorgendo dubbi sulla strage. Puo' essere stata una loro bomba.
Lo sapremo mai? Non credo, loro insabbiano e se Israele parla nessuno ascolta.
In definitiva qui abbiamo dei morti, gli ultimi che non saranno ultimi, da entrambe le parti, abbiamo un segretario dell'ONU che  si dichiara "turbato" senza che nessun israeliano  lo mandi a quel paese e abbiamo chi e' troppo occupato a scaricare su Israele tonnellate di insulti.
Abbiamo un presidente dell'ANP che fa esattamente quello che faceva Arafat e un capo del governo palestinese che e' a capo di un'organizzazione terrorista tra le peggiori e che dichiara ogni giorno che Israele deve cessare di esistere. Questo e' il quadro.
Solita storia, solito tragico deja' vu, fino al prossimo autobus che esplodera' cui seguiranno  il silenzio e l'indifferenza rotti solo dalla solita domanda "E adesso come reagira' Israele?"