Al Presidente della Camera On. Fausto Bertinotti
Nella Sua alta carica di Presidente della Camera dei deputati, ivi compresi gli eletti con i voti degli Ebrei italiani e dei loro connazionali che non vogliono dimenticare, Lei dovrebbe formulare una chiara condanna al giornale del Suo partito, LIBERAZIONE, per aver pubblicato il 12 maggio 2006 un’ignobile vignetta nella quale, parafrasando la scritta “Arbeit macht frei ” del famigerato cancello di Auschwitz con l’espressione “La fame rende liberi”, si discredita pesantemente Israele con l’accusa immaginaria di avervi edificato un altro, identico, per internarvi sarcasticamente tutta la Palestina. Ricordo come Lei anni fa nel primo “Gay Pride” celebrato a Roma si riconoscesse con gran foga oratoria come gay, ebreo, palestinese, nero, donna… e in qualsiasi altra condizione di minorità e disagio. Mi piacerebbe che oggi Lei, dall’alto del Suo ruolo istituzionale, evocasse la Sua identità ebraica - quella che ha conosciuto davvero: Lager, Arbeit, morte per fame, sevizie dei dott. Mengele di turno, scheletri ambulanti, odore di corpi bruciati nei forni, sterminio di milioni d’innocenti e sopravvissuti con un numero tatuato sul braccio- si dichiarasse personalmente offeso, pretendendo da LIBERAZIONE le scuse dovute a tutti quelli che la vignetta ha vilipeso insieme all’impegno d’essere in futuro più responsabili ed ONESTI nel trattare le tragedie della Storia.
Distinti saluti, Alberto Hammerman