Spett. Signora Baresani,
sono rimasto sconcertato nel leggere il suo articolo apparso sul
Corriere Magazine relativo all'intolleranza gastronomica.
Il mio sconcerto non e` dovuto alla non condivisione di determinate
norme alimentari
(anche io, ebreo, non le rispetto) ma dall'arroganza unita ad una buona
dose di
superficialita` che, mi permetta, sprofonda non solo nella maleducazione
nei confronti della sua
"amica italianissima" (in fondo Lei era ospite a cena) ma nel piu` rozzo
Antisemitismo
(oltretutto alla vigilia del giorno della memoria).
Reputo Antisemita il titolo (I fanatici dell'intolleranza alimentare),
lo scrivere "italianissima",
le fandonie sulla purificazione delle stoviglie da portare in Sinagoga
unite a quelle informazioni
confuse sulle regole alimentari, messe in ridicolo con uno stile da
vecchio
numero della Difesa Della Razza.
La cosi` detta ciliegina sulla torta e` stata toccata quando ha scritto
" ..anche persone
dall'apparenza laica si arroccano nella difesa di tradizioni che a noi
allibiti spettatori sembrano tuffi nel Medioevo". Non aggiungo altro
perche` le ultime parole sono autoesplicative.
Con Cordialita`,
Alberto Coen