Se il terrorista suicida diventa un "militante" che "si fa saltare in aria"
o semplicemente un "palestinese"
Testata:
Data: 13/01/2006
Pagina: 13
Autore: la redazione
Titolo: Jenin militante si fa saltare in aria davanti ai soldati - Due palestinesi morti in un raid israeliano
Giovedì 12 Gennaio, è fallito a Jenin un attentato terroristico contro soldati israeliani, lasciando morto sul campo, fortunatamente, solo il terrorista A riportare la notizia AdnKronos, anche se dalle parole usate nella news tratta dal suo sito internet, si può capire in pieno la sua parzialità. A cominciare dal titolo: “militante palestinese si fa saltare in aria”. Perché utilizzare questa parola, “militante”, quando il palestinese aveva l’obiettivo di uccidere? Questa parola la ritroviamo anche nel testo per descrivere gli appartenenti alla Jihad islamica. Perché chiamare “militanti” gli appartenenti a questa organizzazione, gruppo terroristico che ha rivendicato l’ultimo attentato suicida  in Israele? Curioso, inoltre, è il modo in cui viene raccontato l’accaduto: le forze di difesa “avevano circondato una casa all’interno della quale si riteneva si nascondessero dei sospetti”. Con le parole “ si riteneva” e “sospetti”, l’agenzia sembra mettere in dubbio che all’interno della casa ci fossero dei terroristi, quando il dato di fatto è che chi era all’interno dell’abitazione aveva dell’esplosivo attentati  suicidi  che ha usato al momento opportuno. Invece l’agenzia tenta di nascondere il  conflitto a fuoco avvenuto, dichiarando che “uno di loro è uscito all'esterno ed è stato ucciso dai militari”. Raccontata in questo modo, infatti, la notizia non spiega se era uscito con le mani alzate o sparando con un mitra, lasciando immaginare al lettore che l’esercito israeliano spara a bruciapelo e giustificando in questo modo anche l’attentato terroristico successivo. Infatti l’agenzia scrive: “…il secondo è allora uscito a sua volta attivando l'esplosivo…”; come se fosse stata una decisione improvvisa e disperata di un “militante” che vede ucciso il suo compagno.

Riportiamo per intero la notizia che si può leggere da questo link http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.271017843 M.O.:

JENIN, MILITANTE PALESTINESE SI FA SALTARE IN ARIA DAVANTI A SOLDATI NESSUN FERITO TRA MILITARI ISRAELIANI Tel Aviv, 12 gen. (Adnkronos) - Un kamikaze palestinese si e' fatto saltare in aria vicino ad un gruppo di soldati israeliani a Jenin, in Cisgiordania, senza pero' causare vittime o feriti tra i militari. Le forze di difesa erano impegnate in un'operazione per la cattura di militanti della Jihad islamica ricercati: avevano circondato una casa all'interno della quale si riteneva si nascondessero dei sospetti. Uno di loro e' uscito all'esterno ed e' stato ucciso dai militari, il secondo e' allora uscito a sua volta attivando l'esplosivo che aveva addosso. Un terzo sospetto si e' arreso.

Scorretto anche il titolo trafiletto del giornale dedicato alla vicenda: "Due palestinesi morti in raid israeliano", che non chiarisce chi fossero i "palestinesi" e le circostanze della loro morte . L'articolo, tuttavia, chiarisce bene alcune circostanze taciute o distorte da Adnkronos, a cominciare dallo scontro a fuoco tra terroristi ed esercito. I primi, va rilevato, sono comunque definiti anche qui "militanti". 

Ecco il testo:

Un kamikaze palestinese si è fatto esplodere ieri a Jenin, in Cisgiordania, mentre le forze di Difesa israeliane stavano effettuando un'operazione antiterrorismo. Non c'è stata alcuna vittima nella deflagrazione, a eccezione dell'attentatore. Il palestinese con la cintura esplosiva ha deciso di farsi saltare mentre i soldati israeliani stavano circondando un edificio in cui erano asserragliati alcuni militanti della Jihad islamica. Tra i miliziani armati e le forze israeliane c'è stato un conflitto a fuoco costato la vita a due palestinesi. L'esercito ha detto che nessun militare è stato ferito negli scontri. In un'altra operazione militare in un campo profughi di Tulkarem, i soldati israeliani hanno arrestato 12 militanti del movimento islamico palestinese di Hamas. Nel corso dell'ultimo mese sono stati fermati quasi un centinaio di membri del movimento fondamentalista. Questa serie di arresti avviene proprio alla vigilia delle elezioni del 25 gennaio che vedono in testa nei sondaggi proprio Hamas.

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