I seguaci italiani di Ahmadinejad
per un sito cattolico la nostra società vergognosamente proibisce di negare la Shoah, ma non le verità di fede
Testata:
Data: 23/12/2005
Pagina: 1
Autore: Franco Damiano
Titolo: Viva David Irving, Viva la libertà di pensiero

Riportiamo un delirante articolo in difesa dello storico negazionista David Irving e della "libertà di opinione" sulla verità storica della Shoah apparso, insieme a testi di polemica antisionista e antisraeliana, sul sito cattolico tradizionalista (evidentemente critico nei confronti del Vaticano) Salpan

Ecco il testo:

Martin Broszat, del 19 agosto 1960 sulla rivista Die Zeit) che non ci furono camere a gas omicide nei campi dell'Ovest (Mauthausen è in Austria), ossia nel territorio dell'ex-Reich. Jurgen Graf, nel riportare la "notizia" nel suo "L'Olocausto allo scanner" (1994), scrive che "non vi sono più storici seri che credano alle gassazioni nel castello di Hartheim... e ciò da decenni". Hartheim, per chi non lo sapesse, è il castello che sorge presso il lager di Mauthausen e in cui secondo le "confessioni" dell'ex comandante del campo, Franz Ziereis, sarebbero state gassate tra uno e un milione e mezzo di persone.
Purtroppo le prime vittime di questo spietato sistema di imporre per legge la menzogna, o almeno una versione contraffatta e di parte della storia, sono le giovani generazioni, cui viene imposto con il terrorismo intellettuale di credere ciò che il potere vuole che credano. Chissà quanti secoli ci vorranno perché l'umanità si liberi dei guasti intellettuali e morali prodotti da questa barbarie, assai peggiore, mi permetto di dire, nella sua untuosa ipocrisia, di quella nazionalsocialista, che almeno i suoi fini li dichiarava apertamente.
Fossi allora l'unico a gridarlo, grido a golaspiegata:

VIVA DAVID IRVING,
VIVA LA LIBERTA' DI PENSIERO,
A MORTE TUTTI I TOTALITARISMI!


Franco Damiani


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