EUROPA, quotidiano della Margherita , pubblica un breve articolo, relegato nella fascia superiore di pagina 2 sulle dichiarazioni di Ahamdinejad. Il titolo, "Ahmadinejad: «Se Germania e Austria si sentono colpevoli dell’Olocausto, accolgano Israele sul loro territorio»", è assolutamente asettico come pure il resoconto delle dichiarazioni del presidente iraniano, alle quali non segue mai nessun commento.
Questa totale e inquietante mancanza di indignazione diviene disinformazione per l'omissione dei commenti alle dichiarazioni di Ahmadinejad, unanimente indignati,provenienti dalla comunità internazionale.
Ecco il testo:Se Germania ed Austria si considerano colpevoli per
l’Olocausto, dimostrino il loro pentimento accogliendo sul
loro territorio lo stato ebraico: è la provocatoria affermazione
del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, intervistato
dalla rete satellitare iraniana Al Aram. «Voi credete che il
popolo ebraico sia stato vittima dell’oppressione: sia, ma
perché i musulmani palestinesi devono pagarne il prezzo?
Bene, se veramente siete colpevoli date al regime sionista un
pezzo di terra europeo perché vi stabilisca il governo che più
crede opportuno, e noi lo sosterremo», ha affermato
Ahmadinejad. Il presidente iraniano ha sottolineato come «i
paesi europei insistono sul fatto di essere colpevoli di un
genocidio nella seconda guerra mondiale e «dunque devono
ora sostenere l’occupazione di al Quds (Gerusalemme, ndr);
noi non possiamo accettare una tale posizione».
Ahmadinejad – che ha parlato dalla Mecca, dove partecipa al
vertice dell’Organizzazione della conferenza islamica – ha poi
fatto notare come «qualunque storico che neghi la verità
dell’Olocausto in base a prove storiche viene perseguito,
imprigionato e condannato». Infine il presidente iraniano, che
ha definito lo stato ebraico "un tumore", ha ribadito la
proposta iraniana per un referendum
sull’autodeterminazione dei popoli della regione che escluda
però gli ebrei arrivati dopo la seconda guerra mondiale.
Colpisce il confronto tra il quotidiano della Margherita e IL MANIFESTO, che titola l'articolo a pagina 6 sulle dichiarazioni di Ahmadinejad "I deliri di Ahmadinejad" e nell'articolo riporta correttamente le dichiarazioni del portavoce della Casa Bianca (ma non di quello del ministero degli Esteri israeliano), di Jacques Chirac e di Angela Merkel.
Certo il titolo potrebbe voler suggerire ai lettori del quotidiano comunista che quelle di Ahmadinejad siano soltanto farneticazioni non realmente pericolose.
Certo, ci si potrebbe chiedere perché un quotidiano che nella recente polemica con Fassino ha rivendicato, per la penna di Maurizio Matteuzzi, capo della redazione Esteri, il proprio "antisionismo", cioè la negazione del diritto all'esistenza di Israele , trovi poi che Ahmadinejad "deliri" quando, in modo più stupido, dice le stesse cose, aggiungendoci di suo il negazionismo.
Certo si potrebbe trovare piuttosto capziosa la notazione secondo la quale "senza negare apertamente l'Olocausto , il presidente iraniano ha avanzato qualche "dubbio personale" " dato che invece ha dichiarato esplicitamente "noi non accettiamo questa affermazione" (quella di "alcuni paesi europei" circa l'uccisione di milioni di ebrei innocenti "nei forni" (sic) ), negando così l'Olocausto in modo del tutto aperto.
Tuttavia, a conti fatti, va rilevato che nell'informare su questa vicenda IL MANIFESTO si è comportato in modo molto più decente di EUROPA.
Ecco il testo dell'articolo:Torna all'attacco su Israele il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Dalla Mecca, la città santa in Arabia saudita dove si trovava ieri per il congresso dell'Organizzazione della Conferenza islamica (Oci), il giovane capo di stato ha definito lo stato ebraico un «tumore» e ha lanciato una sua personale proposta per la risoluzione della questione mediorientale: secondo lui, la Germania e l'Austria dovrebbero offrire «due o tre» loro province per accogliere lo stato israeliano e tutti i suoi cittadini. «Dato che credete che gli ebrei siano stati oppressi e sterminati durante la seconda guerra mondiale - ha chiesto provocatoriamente Ahmadinejad - perché i musulmani palestinesi ne devono pagare ora il prezzo?». Alla domanda, il presidente iraniano ha aggiunto una risposta concreta. «Ebbene, dato che voi li avete perseguitati, offrite voi un pezzo di terra europea al regime sionista perché possa stabilire lì il governo che più desidera. Noi lo sosterremo». Il capo di stato della Repubblica islamica ha fatto questi ragionamenti ai margini della Conferenza dell'Oci, in un'intervista alla televisione satellitare iraniana Al-Alam. In sala, prendendo la parola di fronte al re saudita Abdullah e ad altri centinaia di dignitari islamici provenienti da tutto il mondo, Ahmadinejad si era limitato ad un discorso più di circostanza, con un appello finale alla riscossa di tutto il mondo musulmano. «Se i nemici dell'Islam - aveva detto - non trovano risposte adeguate dai paesi musulmani, (i nemici dell'Islam) proseguiranno nella loro aggressione».
Senza negare apertamente la realtà storica dell'Olocausto, il presidente iraniano ha avanzato comunque qualche «dubbio personale» e ha espresso un'evidente condanna del trattamento riservato in Austria allo storico negazionista David Irving, arrestato per le sue opinioni. «Alcuni paesi europei insistono nel dire che Hitler ha ucciso milioni di ebrei innocenti nei forni crematori e insistono nel dire che se qualcuno prova il contrario lo condannano e lo mettono in carcere».
Le parole del leader iraniano hanno suscitato vive e immediate reazioni da parte delle cancellerie occidentali, esattamente come era accaduto nell'ottobre scorso, quando lo stesso Ahmadinejad aveva affermato che «Israele dovrebbe essere cancellato dalle mappe geografiche».
Il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan ha detto che le parole di Ahmadinejad «dimostrano a che punto sia fondamentale che il regime non abbia la capacità di sviluppare un'arma nucleare». McClellan ha aggiunto che la dichiarazione del presidente iraniano «sottolinea ancora di più quello che abbiamo detto in passato, cioè le nostre preoccupazioni sul regime iraniano». Analoghi toni di condanna sono stati espressi dal neo-cancelliere tedesco, Angela Merkel, e dal presidente francese Jacques Chirac, in visita a Berlino. «Sono dichiarazioni completamente inaccettabili» ha detto la signora Merkel. Chirac ha aggiunto di essere inorridito nell'apprendere quello che ha detto il capo di Stato iraniano. «Sono sicura che la maggioranza della comunità statale internazionale la pensa in maniera simile» ha detto Merkel, respingendo tali affermazioni «con la massima decisione». «Le proposte del presidente iraniano sono assolutamente inaccettabili e come cancelliere della Germania che ha una responsabilità storica in questa materia, condanno tale posizione con la massima fermezza» ha concluso Merkel.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Europa e del Manifesto. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
Rubrica.lettere@europaquotidiano.it ; redazione@ilmanifesto.it