L'Iran continua a minacciare
commento alle dichiarazioni del portavoce del regime
Testata:
Data: 07/11/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Continuano le minacce dell'Iran
Domenica 6 novembre 2005 Repubblica.it pubblica il seguente articolo:
ROMA - Un linguaggio "non compatibile" con la carica di ministro degli Esteri "e con la gloria e l'onore della nazione italiana". E' duro il commento del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hamid Reza Asefi, in merito alle dichiarazioni fatte giovedì dal ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che aveva annunciato la sua rinuncia a prendere parte alla fiaccolata davanti all'ambasciata iraniana a Roma perché - tra l'altro - temeva reazioni da parte iraniana con "conseguenze lesive dei nostri interessi nazionali e della sicurezza dei nostri connazionali".
Si puo' dare torto a Fini?


"Qualcuno - ha affermato Asefi nel corso della consueta conferenza stampa settimanale - ha perso il senso della sua posizione nella realtà". Riferendosi a Fini, ha aggiunto: "Che andasse o non andasse alla manifestazione, per noi non era importante. E non deve pensare che qualcosa di speciale sarebbe accaduto".
Fini ha perso il senso della realtà, e le affermazioni del presidente della Repubblica Islamica dell'Iran Mahmud Ahmadinejad hanno senso nella realtà?

Quanto alla sicurezza degli italiani in Iran, Asefi ha affermato che "l'ospitalità iraniana è ben conosciuta nel mondo e a nessuno straniero è mai stato mancato di rispetto". "Al contrario - ha insistito - l'ostilità contro gli stranieri e l'Islam è qualcosa che viene dall'Occidente".

Bisognerebbe chiederlo ai funzionari dell'ambasciata USA sequestrati a Teheran ed avere conferma.


Asefi ha sottolineato che Teheran, dopo la disputa di questi giorni, non intende "prendere misure affrettate" per quanto riguarda i rapporti economici con l'Italia, primo partner commerciale della repubblica islamica nell'Unione europea. "Ma è chiaro - ha avvertito - che le relazioni politiche ed economiche saranno bilanciate e connesse le une con le altre". Le relazioni bilaterali, ha detto ancora il portavoce, "devono essere basate sul rispetto e su una posizione di eguaglianza".
Per cui anche se per il momento non ci saranno misure di ritorsioni affrettate nei confronti dell'Italia, ci saranno in futuro, più meditate e più incisive, praticamente quello che aveva detto Fini che però ha "perso il senso della realta".


Asefi ha detto che lo stesso concetto, valido non solo per l'Italia ma in generale per le relazioni dell'Iran con tutti i Paesi, è stato sottolineato oggi dal presidente Mahmud Ahmadinejad durante una visita al ministero degli Esteri. "Il presidente - ha spiegato il portavoce - ha detto che le autorità economiche della Repubblica islamica non sono autorizzate a prendere alcuna iniziativa senza il coordinamento con il ministero degli Esteri e le autorità politiche del sistema".
Per cui uomo avvertito mezzo salvato


Nelle ultime settimane le importazioni dalla Gran Bretagna e dalla Corea del Sud sono state fortemente limitate dopo che i due Paesi hanno preso una posizione decisamente critica del programma nucleare iraniano in seno all'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.


Vuole la sua bombetta atomica e la libertà di poterla usare, e guai a chi parla.


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