Così il quotidiano israeliano Maariv dà notizia della fiaccolata di solidarietà con Israele del 3 novembre 2005.
Di seguito l'articolo del corrispondente in Italia Menachem Gantz, "Gli italiani per Israele – da Roma con amore"In tutto il mondo è stata espressa indignazione per l'appello del Presidente iraniano a cancellare Israele. In Italia, l'indignazione diplomatica si è trasformata una protesta di massa a tappeto. Decine di migliaia di italiani scenderanno in piazza stasera per dimostrare appoggio ad Israele davanti all'Ambasciata d'Iran in Italia
Di Menachem Gantz, Roma
La campagna elettorale in arrivo sta sconvolgendo l'Italia in questi giorni, ed è molto difficile trovare un argomento che goda di ampio consenso pubblico. Tuttavia, malgrado le numerose divergenze politiche, oggi quasi tutti gli italiani si uniranno intorno ad una singola causa – l'incontestabile appoggio ad Israele.
Questa sera alle 21:00, decine di migliaia di italiani sono attesi davanti all'Ambasciata d'Iran a Roma per protestare le dichiarazioni del Presidente Ahmadinejad, che ha fatto appello alla distruzione di Israele. Dietro l'organizzazione della manifestazione si trova Giuliano Ferrara, redattore del quotidiano Il Foglio, che ha pubblicato vari annunci rivolti al pubblico italiano, con l'appello di far sentire chiaramente la voce della solidarietà con Israele.
Nella settimana trascorsa dal lancio dell'iniziativa da parte del quotidiano si sono uniti all'appello di appoggiare Israele decine di politici, Ministri, esponenti dell'opposizione, intellettuali, attori, scrittori e registi. Anche altri giornali in Italia si sono schierati con Il Foglio, esprimendo il proprio appoggio al giornale. Persino le personalità della sinistra che sono critiche nei confronti di Israele hanno risposto positivamente all'invito di partecipare alla manifestazione di questa sera. Di fatto, tranne gli estremisti di destra e sinistra, tutta la mappa politica italiana avrà una rappresentanza questa sera alla dimostrazione di solidarietà con Israele.
Tra le migliaia di persone che verranno alla fiaccolata di questa sera ci sarà anche il Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, che è venuto in visita in Israele questa settimana. Durante il suo incontro con il Ministro degli Esteri Silvan Shalom, Fini ha detto che le dichiarazioni del Presidente iraniano sono particolarmente gravi. Shalom ha ribadito che Ahmadinejad ha spogliato l'Iran dalla veste di apparente normalità che solitamente tenta di ostentare. "Ha dimostrato al mondo intero con quale mostro ideologico abbiamo a che fare", ha detto Shalom.
La tensione tra Israele ed Iran ha attirato tutta l'attenzione dell'opinione pubblica italiana negli ultimi giorni. I quotidiani hanno riferito le dichiarazioni iraniane in prima pagina e le varie emittenti hanno dedicato le trasmissioni più centrali all'appello di distruggere Israele ed alla manifestazione di questa sera.
Sembra che lo Stato di Israele non abbia mai goduto di una simile simpatia. L'Italia è l'unico Paese al mondo che non si è limitato ad una condanna ufficiale da parte dei propri leader, ma ha deciso di protestare con i fatti contro le gravi dichiarazioni del Presidente iraniano. Tutto questo avviene nonostante la consapevolezza che lo schierarsi con Israele potrebbe comportare un caro prezzo, che Roma sta già pagando sotto forma di una grave crisi diplomatica con l'Iran.
L'agenzia stampa ufficiale dell'Iran ha dichiarato l'altro ieri, "Tutti gli italiani che parteciperanno alla manifestazione sono sionisti". Teheran ha anche deciso di tenere questa sera una contro-manifestazione davanti all'Ambasciata d'Italia, ed ha convocato l'Ambasciatore italiano ad un duro colloquio di chiarimento. Durante il colloquio, gli iraniani hanno suggerito all'Ambasciatore di "non cadere nella trappola della lobby sionistica". Gli iraniani hanno ricordato al rappresentante italiano che il volume degli scambi commerciali dell'Iran con l'Italia è il primo tra quelli che ha con tutti i Paesi europei, e Teheran in passato ha già saputo punire Stati che le si siano schierati contro, boicottando i loro prodotti.
L'organizzatore della fiaccolata, Giuliano Ferrara, potrà questa sera mettere al suo attivo una storica unificazione della mappa politica italiana introno ad una singola causa. Ferrara, considerato vicino al Presidente del Consiglio italiano Berlusconi, ha detto, "La minaccia iraniana non è solo una minaccia all'esistenza dello Stato di Israele, ma a tutto il mondo occidentale, di cui noi italiani facciamo parte indissolubile".
In un colloquio con Maariv Ferrara ha detto: "Ahmadinejad vuole distruggere Israele, da lui stesso definito "il bastone della democrazia occidentale in Medio Oriente". Ebbene noi amiamo Israele, il popolo ebraico, la democrazia ed i valori occidentali – e in nome di tutto questo scendiamo in piazza".
L'Ambasciatore d'Israele in Italia, Ehud Gol, ha detto che si tratta di una dimostrazione senza precedenti, che sarà trasmessa in diretta TV ad ogni singola casa in tutta Italia. Stando a lui, dire che l'Italia sta al fianco di Israele solo per via della leadership di Berlusconi non è preciso. "Berlusconi è solo una parte della società italiana", ha detto Gol. "Negli ultimi anni si è sviluppata una simpatia nei confronti di Israele su alcuni livelli: tra parlamentari e senatori, nell'ambito dei media più importanti e nell'opinione pubblica a livello del singolo cittadino, che ha sensibilità verso la sicurezza di Israele e crede nella sua causa".
L'Ambasciatore d'Italia in Israele Sandro De Bernardin ha spiegato che i politici che hanno scelto di partecipare verranno a manifestare benché consci dei rischi diplomatici coinvolti. "Conduciamo un dialogo aperto con Teheran, e siamo espliciti e sinceri con loro", ha detto l'Ambasciatore italiano, "Questo è il motivo per il quale teniamo a spiegare perché l'appello a distruggere Israele sia inaccettabile".