Un esemplare intervento di Magdi Allam
con poche parole ha spiegato uno dei nodi centrali della questione medio-orientale
Testata: Studio Aperto
Data: 31/10/2005
Pagina: 1
Autore: Magdi Allam
Titolo: Commento
Studio Aperto ha cambiato rotta. Dopo un periodo in cui alternava momenti di sovrano disinteresse per le vicende di politica estera a momenti in cui si affidava ai lanci delle agenzie o alla collaborazione di giornalisti spesso non obiettivi come Lorenzo Cremonesi, da alcuni giorni, pur continuando a riservare poco spazio alle vicende internazionali, il telegiornale diretto da Mario Giordano si affida sempre più spesso agli interventi in diretta di Magdi Allam, il giornalista del Corriere della Sera che è uno dei massimi conoscitori del fondamentalismo islamico e del mondo arabo. Nell'edizione di Studio aperto delle 12.25 del 28-10, con poche, chiare, incisive parole Allam ha saputo mettere in evidenza uno dei nodi cruciali della questione medio-orientale. Ecco il testo del suo intervento:Il discorso del presidente iraniano Ahmadinejad rappresenta la condanna a morte di uno stato sovrano: Israele. Ma è non meno grave il silenzio che si registra da parte della gran parte dei paesi arabi e mussulmani. E' un dato certo che oggi ciò che unisce i paesi arabi e mussulmani è proprio l'odio nei confronti di Israele, il disconoscimento del diritto di Israele all'esistenza. In Italia, in Europa e in Occidente dobbiamo tener conto del fatto che il discrimine tra la civiltà e la barbarie oggi è proprio l'accettazione del diritto di Israele all'esistenza.
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