Filippo Landi disinforma sulla strage di Hadera
Giovanna Botteri e Corradino Mineo su tutto il Medio Oriente
Testata:
Data: 27/10/2005
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Autore: Filippo Landi - Giovanna Botteri - Corradino Mineo
Titolo: Notizie dal Medio Oriente
Dopo l'invio di Claudio Pagliara a Beirut, Filippo Landi ha l'occasione di imperversare indisturbato su tutti i telegiornali Rai con le sue corrispondenze faziose ed imprecise.
Questo è il suo pezzo per il Tg3 delle 19.00 del 26-10-2005

Erano le 4 del pomeriggio quando l'esplosione ha investito le persone ferme davanti a una bancarella di un popolare mercato all'aperto di Hadera. Bancarella che vendeva felàfel, la tipica polpetta a base di fave che viene mangiata, per ironia delle circostanze, sia dagli israeliani che dai palestinesi. 5 i morti, 4 deceduti all'istante, un altro poco dopo in ospedale. Ricoverati una ventina di feriti, 6 in gravi condizioni.
Quasi immediata la rivendicazione. Un portavoce della Jihad islamica ha attribuito ad un suo attentatore suicida la responsabilità dell'attentato. Una risposta già annunciata, afferma la Jihad islamica, per l'uccisione pochi giorni fa a Tulkarem di un proprio capo militare.
Landi omette di precisare che Luay Sa'adi, il capo terrorista ucciso dall'IDF due giorni fa, è caduto in un conflitto a fuoco con i militari israeliani che cercavano di arrestarlo
Gli israeliani lo ricercavano da tempo perché accusato di aver organizzato due altri attentati suicidi in Israele, nel febbraio e nel luglio di quest'anno.


Landi omette di precisare che i due attentati provocarono 10 morti, e numerosi feriti. Inoltre Sa'adi era coinvolto nell'esplosione di un'autobomba e in almeno 3 tentativi di introdurre attentatori suicidi a Gerusalemme nei mesi scorsi
Il ministro della difesa israeliano Mofaz aveva affermato: " L'esercito deve essere pronto a fronteggiare ogni possibile reazione all'operazione di Tulkarem ".
Immediata è giunta anche la condanna dell'attentato da parte di Erekat, uno dei più autorevoli esponenti palestinesi " Queste azioni - ha detto Erekat - non servono ai palestinesi e chiediamo a tutte le fazioni di rispettare la tregua ".
In questa drammatica situazione uno spiraglio di pace giunge proprio da Gaza e dal Cairo
Nella capitale egiziana Mubarak e Mofaz hanno raggiunto un accordo: il valico di Rafa verrà riaperto in modo definitivo. Una risposta alle attese di decine di migliaia di palestinesi, ed anche una boccata di ossigeno per l'economia della Striscia di Gaza.
Subito dopo il servizio di Landi, il Tg3 ha dato conto dell'ultimo discorso pubblico del presidente iraniano attraverso le parole della conduttrice del telegiornale, Giovanna Botteri:
E proprio su Israele cresce la tensione tra Iran ed Occidente. In una conferenza sul sionismo a Teheran il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha affermato che Israele va cancellato dalla carta geografica: " Un mondo senza Israele, senza gli Stati Uniti - ha aggiunto - è possibile. E il mondo islamico deve unirsi contro queste potenze arroganti ".
Immediate le reazioni di Stati Uniti, Israele, Germania e Francia. " L'Iran - dichiara Washington non fa che confermare in questo modo le nostre inquietudini sul suo programma nucleare ".
Queste poche parole sono tutto quanto il telegiornale della terza rete ha dedicato ad un episodio che la dice lunga sulla natura criminale del regime degli ayatollah iraniani. Nulla di più, e soprattutto nessun servizio sul riarmo nucleare dell'Iran e sull'antisemitismo dichiarato dei suoi governanti. Del resto il tempo era scarso. Urgeva rispondere alla domanda retorica che appassiona la redazione del Tg3 ormai da alcuni anni. "E'stata una buona o una cattiva decisione la guerra in Iraq ?" si è chiesta affannata la Botteri non appena terminata di leggere la notizia da Teheran. La linea è quindi rapidamente passata a Corradino Mineo da New York, che come sua abitudine ha 'informato' i telespettatori sulla contrarietà del popolo americano alla scellerata politica di Bush e sul fallimento totale della guerra in Iraq. Meglio, molto meglio sarebbe stato per il Tg3 se oltre agli ayatollah iraniani, adesso ci fosse al potere pure Saddam Hussein. Il trio Botteri-Landi-Mineo è veramente micidiale: in televisione, come disinformano loro, non ci riesce davvero nessuno


Circa un'ora dopo il Tg1 delle 20.00 ha mandato in onda un servizio di Filippo Landi che ricalca quello trasmesso dal Tg3, con alcune significative differenze

L'esplosione è avvenuta in mezzo a queste bancarelle davanti a un botteghino che vendeva felàfel, le polpette di fave che piacciono, per ironia delle circostanze, sia agli israeliani che ai palestinesi. L'attentatore suicida, un ragazzo di vent'anni che veniva dalla Cisgiordania, apparteneva alla Jihad islamica. " E'la nostra risposta - ha detto l'organizzazione integralista palestinese - all'uccisione di un nostro capo militare, avvenuta a Tulkarem solo pochi giorni fa ".


La Jihad islamica non è un'organizzazione "integralista", ma terroristica. Riuscirà mai Landi a fare a meno di questi eufemismi? Riuscirà mai a vincere la sua inclinazione a nascondere la reale natura delle cose?

Una rappresaglia annunciata. Ma è anche la prova, secondo un portavoce israeliano, del fallimento dell'Autorità palestinese a fermare i gruppi terroristi.

"Secondo un portavoce israeliano" ? A dir la verità la prova del fallimento dell'Anp nel fermare i terroristi risiede nella strage in sé. Non è dunque una semplice opinione degli israeliani. Sono i soliti giochini linguistici a cui Landi ci ha abituato
Erekat a nome dell'Autorità nazionale palestinese ha condannato l'attentato, e ha invitato le fazioni palestinesi a rispettare la tregua.
Una fragile tregua che Hamas oggi ha minacciato di cancellare programmando il rapimento di cittadini israeliani se non verranno liberati altri prigionieri palestinesi dalle carceri d'Israele.
In questa nuova, drammatica giornata una speranza paradossalmente viene da Gaza.
Israeliani ed egiziani hanno deciso di riaprire definitivamente il valico di transito di Rafa. Una speranza per decine di migliaia di palestinesi a Rafa, e una boccata di ossigeno per i commerci di una zona poverissima.

Landi associa la chiusura fino a questo momento del valico di Rafa tra Gaza ed il Sinai egiziano alle condizioni disastrose dell'economia nella Striscia. E come al solito tace il fatto che negli ultimi anni a Gaza sono arrivati centinaia di milioni di dollari di aiuti internazionali, che sono però finiti nelle tasche di Arafat e dei gerarchi dell'Anp. Chissà se Landi gli dedicherà mai un servizio a quello che è stato uno dei più grossi furti degli ultimi cinquant'anni?

Inoltre, bisogna osservare che la scelta di concludere il servizio sulla strage parlando delle difficili condizionie conomiche dei palestienesi non può che avere lo scopo di minimizzare la portata del crimine terroristico, ricordando le "sofferenze" del "popolo oppresso".

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