Ammazzate gli ebrei, annientate Israele: appelli espliciti, ma il mondo tace
quando l'antisemitismo non fa scandalo
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Data: 24/10/2005
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Ammazzate gli ebrei, annientate Israele: appelli espliciti, ma il mondo tace
Il complotto ebraico per dominare il mondo ricompare nel mondo islamico senza preavvisi e senza che vi sia una particolare occasione per riesumarlo. E' una teoria che preesiste alla creazione di Israele, che usa immagini e concetti presi di peso dal bagaglio nazi-fascista e zarista, e che pertanto va classificata come apertamente ed esplicitamente antisemita. E' un'accusa che pervade da tempo l' intero Islam, che viene spregiudicatamente usata dal mondo politico istituzionale e da quello della cultura ufficiale, e che i media popolari (televisione e radio)veicolano non meno dei media di settore (stampa di partito o di governo, riviste accademiche).



I due episodi di questi giorni sono di una grande evidenza, ed hanno caratteristiche che li rendono particolarmente allarmanti.

Sul palcoscenico più prestigioso della cultura, nel tempio dell' editoria mondiale, la Buchmesse di Francoforte, l' Iran aveva ottenuto uno spazio rilevante e molto visibile, che da solo era più vasto di quello occupato dall' insieme dei paesi facenti parte della Lega Araba.

Questo spazio era stato in parte occupato da pubblicazioni statali di propaganda, redatte in inglese per renderle comprensibili a tutti. Citiamo qualche estratto: "Jewish Conspiracy" riporta per esteso i "Protocolli dei Savi Anziani di Sion" ed una illustrazione del "Grande Israele" sotto forma di un serpente che include Egitto, Siria, Libano, Giordania, Iraq, pezzi di Turchia e dell'Arabia Saudita. Il Dipartimento delle Relazioni Internazionali dell' Iran spiega nelle pagine successive che si vuole svelare "il vero volto satanico del nemico" , il sionismo che è "un tumore mortale" e che pertanto va annientato. "Le Nazioni Unite sono il sionismo. E' il supergoverno che viene spesso citato nei Protocolli dei Savi Anziani di Sion".

Presentando un'altra pubblicazione, "L'ebreo internazionale" di Henry Ford, il Dipartimento per le Traduzioni e Pubblicazioni dell' Organizzazione della Cultura Islamica dell' Iran - dopo un appello al misericordioso Allah - spiega che "il potere del parassita ebreo è costantemente aumentato. Il pericolo ebraico, che oggi si chiama sionismo, minaccia non solo una nazione, ma tutta l'umanità". Molte sono le note a piè di pagina, alcune delle quali giustificano il modo in cui Hitler si difese da questo pericolo.

Mohammad Taqi Taqipour in un libro pubblicato, come gli altri, dallo stato afferma che ben presto Israele sarà cancellato dalle carte geografiche.

(Fonte: www.honestly-concerned.org).

Queste pubblicazioni non rappresentano nulla di diverso da quanto siamo abituati a trovare nel mondo arabo, e che alcune ambasciate - in primo luogo quella dell'Arabia Saudita - esportano a piene mani. Ma è la prima volta, a quanto ci consta, che una tale quantità di materiale antisemita viene presentato esplicitamente come prodotto da uno stato, e che per farlo ci si serva della più prestigiosa vetrina della cultura che esista al mondo.

Il secondo esempio, documentato da MEMRI (http://www.memri.org/bin/opener_latest.cgi?ID=SD101105) e da PMW, riguarda un programma televisivo messo in onda nel periodo di maggiore ascolto, il Ramadan, dalla televisione giordana Al-Mamnou.

Si tratta di una serie prodotta dalla televisione siriana, già programmata nel 2003, sempre durante Ramadan,dalla televisione degli Hezbollah Al-Manar e l'anno successivo da due canali televisivi iraniani , che col titolo "Al-Shahat" (la Diaspora) racconta la storia del sionismo dal punto di vista della realizzazione dei principi di dominazione del mondo illustrati nei Protocolli e che vi include l'accusa di impastare le azzime col sangue di bambini cristiani.

Annunciando questo programma il direttore della rete televisiva ha detto che esso sarebbe stato divulgato anche in altri stati arabi ed in Italia (!!!).

Ecco alcuni passaggi dei dialoghi:

Amschel Rothschild, morente, suddivide l' Europa fra i suoi figli e dice: "Dio ci ha onorati, noi ebrei, con la missione di dominare il mondo mediante l' uso del denaro, della scienza, della politica, assassinando, usando il sesso ed ogni altro mezzo...Dio ci ha promesso che ci vendicheremo di coloro che ci hanno esiliati e li distruggeremo. Questo è il motivo per cui ci ha ordinato di creare uno stato ebraico in esilio...Dovrete restare uniti per distruggere l' Europa, stato dopo stato...". Egli affida la Germania ad Anselm, l' Austria a Solomon, la Gran Bretagna a Nathan, la Chiesa di Roma a Carl, la Francia a James, e fa loro giurare che domineranno questi paesi.

In una scena successiva il governo mondiale ebraico decide di assassinare lo zar Alessandro III allo scopo di indurre la Germania a scatenare una guerra mondiale. Ancora un salto cronologico, ed il governo mondiale ebraico decide di scatenare la seconda guerra mondiale allo scopo di stabilire un impero ebraico per il popolo eletto nella terra promessa: "Nel nome del governo globale ebraico, io decido di iniziare la guerra europea in Serbia. Quest' anno qui e l' anno prossimo a Gerusalemme" conclude con il tradizionale saluto religioso Lord Rothschild. Nel 1940 lo stesso governo decide di aiutare Hitler nello sterminio degli ebrei tedeschi: " Dobbiamo aiutare Hitler ad annientare gli ebrei, perché solo così potremo costringere gli ebrei ad abbandonare i paesi non ancora occupati da Hitler e ad immigrare nella Terra Promessa...Nessun ebreo che viva confortevolmente in Europa considererà altrimenti di poter venire qui a meno che non sia minacciato di estinzione...Dobbiamo tutti collaborare per accentuare l' annientamento degli ebrei per realizzare il nostro sogno di un grande impero nella terra promessa".

Anche l' uccisione di un bambino cristiano per impastare col suo sangue le azzime pasquali è resa attraverso i dialoghi di rabbini e di ebrei osservanti, che illustrano drammaticamente tutti i passaggi dalla scelta del bambino al suo rapimento ed alla uccisione, fino al godimento nell' assaggiare quelle azzime"più saporite e più sante di tutte le altre".

Il mondo della politica tace. Il mondo della cultura tace. Non stiamo denunciando, per l' ennesima volta, la disinformazione e la manipolazione delle notizie ad opera di questo o quel giornale; stiamo denunciando comportamenti che in molti stati sono considerati perseguibili penalmente, stiamo denunciando una propagazione di antisemitismo e di odio antiebraico ad opera di governi (anche considerati moderati come la Giordania) che si ispirano a temi tradizionali di una cultura religiosa importante come quella dell'Islam e che usano antiche menzogne fabbricate dai regimi più sanguinari della vecchia Europa oltre che dall' antigiudaismo cristiano. Stiamo denunciando appelli ad annientare uno stato sovrano non solamente riconosciuto dall'ONU ma voluto dall'ONU.

Le istituzioni politiche e culturali, le anime belle sempre pronte ad indignarsi, dove sono?