Landi fa un passo avanti, ma per lui i terroristi restano "miliziani" e le vittime israeliane "coloni"
e neppure rinuncia alle sue omissioni
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Data: 19/10/2005
Pagina: 1
Autore: Filippo
Titolo: Notizie da Israele e Anp
Il servizio di Filippo trasmesso per la prima volta nel Tg3 delle 12,00 del 17-10 , e poi replicato nell'edizione delle 14,20, rappresenta un passo avanti rispetto alle manipolazioni e alle omissioni a cui siamo abituati ad assistere. In particolare, dopo il servizio di domenica in cui Landi, dando notizia dell'eccidio alla Gush Etzion Junction, aveva sottolineato la presenza di militari israeliani tra le persone colpite, quasi a dare una giustificazione all'azione terroristica, questa volta vengono finalmente mostrati i volti delle giovani vittime, e citati i nomi e le rispettive età. Peccato che, come al solito, i 20 appartenenti ad organizzazioni terroristiche arrestati dagli israeliani a Jenin vengano chiamati 'miliziani'. Come pure è triste dover sentire che 3 giovani barbaramente uccisi mentre tornavano a casa siano etichettati come 'coloni'. Gli israeliani, sia pure infanti, bambini o adolescenti, che vivono, o vivevano, negli insediamenti in Cisgiordania e a Gaza, per molti giornalisti occidentali risultano sempre e comunque dei 'coloni'. Come se portassero, a prescindere dall'età, una qualche colpa per la situazione che si è determinata.
Ecco il testo del servizio:

Da questa mattina perquisizioni minuziose sugli autobus. Controlli ripetuti dei documenti.
In definitiva sono state cancellate le facilitazioni di transito per i palestinesi in Cisgiordania in occasione del Ramadan. Nella notte scontri a fuoco a Jenin ed arresti di almeno 20 miliziani.
Anche 70 lavoratori palestinesi senza regolare permesso di lavoro in Israele sono stati arrestati.
Adesso sono oltre 700 gli arresti di queste ultime settimane.
Landi evita di precisare che le operazioni dell'esercito, della polizia e dei servizi di sicurezza israeliani in corso da settimane, e i conseguenti arresti, sono motivati dalla necessità di fermare gli incessanti preparativi di nuovi attentati da parte dei gruppi armati palestinesi
Infine il premier Sharon ha deciso di bloccare ogni trattativa politica già in crisi dopo l'incontro cancellato nei giorni scorsi tra lo stesso Sharon e Abu Mazen.
Questo accade all'indomani dell'uccisione di 3 giovani coloni israeliani, 2 ragazze di 21 anni e un ragazzo di 15 e del ferimento di altri 6. Le vittime, falciate dai proiettili sul ciglio di una strada, vivevano nelle colonie israeliane in Cisgiordania.
Nulla viene detto però dei feriti, tra i quali due ragazzini di 14 anni, di cui uno versa in gravi condizioni


L'attentato è stato rivendicato dalle Brigate Al-Aqsa per vendicare, hanno detto, un loro capo militare ucciso nelle settimane scorse a Jenin, città dove ieri è stato ucciso da una unità speciale dell'esercito israeliano un capo della Jihad islamica.
Per il ministro israeliano degli esteri Shalom non c'è la possibilità di riprendere le trattative con l'Autorità nazionale palestinese fino a quando continueranno gli attacchi terroristici.
Così la possibilità di un dialogo tra israeliani e palestinesi oggi è affidata agli incontri di Abu Mazen a Washington con Bush, estimatore del presidente palestinese e grande amico di Sharon.
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