IL FOGLIO di giovedì 13 ottobre 2005 pubblica l'articolo "Suicidio opportuno", che spiega: "Come nel Baath di Saddam, anche nel partito siriano di Assad si agisce con metodi da cosca mafiosa".
Ecco il testo:Roma. Lo strano "suicidio" del ministro degli Interni siriano Ghazi Kanaan, annunciato ieri mattina dalle autorità di Damasco, apre una crisi politica drammatica nel regime di Beshar al Assad. Kanaan infatti, non soltanto ricopriva un ruolo decisivo negli equilibri interni del blocco di potere baathista, ma era anche tra i principali indiziati quale mandante dell’assassinio dell’ex premier libanese Rafik Hariri, ucciso il 14 febbraio a Beirut. Dal 1982 al 2003, Kanaan era stato responsabile del servizio segreto militare in Libano, e quindi ha svolto un ruolo determinante in tutta la guerra civile libanese. Era dunque avvezzo alle operazioni più ciniche e sanguinose e ha attraversato gli intrighi più sordidi (compresa l’ospitalità in Siria di Ele Hobeika, il generale libanese autore del massacro di Sabra e Chatila), dotato di un grande carisma personale, protetto da una rete di fiduciari e di uomini d’arme tra i più spregiudicati del medio oriente. Un "duro", sicuramente non esposto a crolli psicologici o a crisi morali a fronte di qualsiasi nefandezza. Oggi, la cappa di controllo poliziesco che terrorizza la Siria non permette l’emergere di elementi che possano confermare o smentire la natura volontaria del tragico gesto, ma restano pesantissimi sospetti. Ghazi Kanaan era stato infatti interrogato a fine settembre dal magistrato tedesco Detlev Mehlis, capo della commissione d’indagine sull’assassinio di Hariri istituita dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e i suoi beni personali all’estero erano stati posti sotto sequestro dalle autorità americane, a riprova degli indizi che lo inchiodavano come mandante dell’attentato. Di più: poche ore prima della sua morte Beshar al Assad aveva dichiarato a Christane Amanpour della Cnn di non avere nessuna responsabilità nell’omicidio Hariri, aggiungendo però che se il rapporto dell’ Onu affermerà che nell'attentato sono coinvolti siriani questi saranno considerati come traditori e dovranno essere puniti, tramite un processo in Siria o una corte internazionale. Uno scenario torbido, che legittima il sospetto di un suicidio "pilotato", conseguente a un ricatto tipico della logica di cosca mafiosa che permea i rapporti interni alla piccola setta alawita (una confraternita misterica sciita) che controlla il Baath siriano. Anche tutta la storia del Baath iracheno è piena di morti violente di personaggi come Kanaan, fatti fuori direttamente o indirettamente da Saddam Hussein, come il capo dei servizi segreti Razzaq al Nayf e lo stesso Abu Nidal, troppo opportunamente "suicidato" in un appartamento di Baghdad nel 2002.
Di seguito "Rientri e ritorni" sulla svolta dei sunniti a favore della Costituzione irachena:Baghdad. Grazie all’opera di mediazione condotta personalmente dal presidente iracheno Jalal Talabani e subito approvata da tutti i partiti sciiti e curdi, le principali organizzazioni politiche dei sunniti iracheni sono entrate a pieno titolo nel processo costituzionale e si apprestano ora a dare indicazione di votare "sì" nel referendum per l’approvazione della Costituzione del 15 ottobre. Il compromesso, favorito dagli Stati Uniti, attribuisce al primo Parlamento, che verrà eletto alla fine del 2005, anche il potere di emendare l’attuale Carta costituzionale entro quattro mesi dall’indsediamento della nuova Assemblea nazionale e di sottoporla a nuovo referendum entro due mesi. Il Partito islamico iracheno, il Consiglio per il dialogo nazionale e il Waqf (il potente ente per la gestione di beni religiosi, elargitore del "welfare islamico"), hanno dato il pieno assenso a questa soluzione. Soltanto il "Consiglio degli ulema", che raccoglie i dignitari religiosi del regime baathista, si è pronunciato contro la mediazione, ma ha ribadito la sua decisione di chiamare a partecipare al voto – il 30 gennaio aveva chiamato al boicottaggio – per votare "no" al testo. L’Assemblea costituente si è subito riunita per approvare i quattro emendamenti che introducono questo accordo nella Carta fondamentale e ha aperto un percorso che porta tutte le più seguite forze politiche irachene non compromesse col terrorismo a seguire solo la strada del confronto democratico. Il meccanismo delineato, infatti, non solo prefigura una quasi certa approvazione anche da parte dei sunniti della Costituzione, ma soprattutto spinge partiti ed elettori sunniti a partecipare in massa, dopo il voto referendario, anche alle elezioni politiche, per eleggere rappresentanze parlamentari in grado di influire sulle modifiche costituzionali, come sul governo del paese. Passati nove mesi dal fallimento del boicottaggio dei sunniti alle elezioni, nonostante la fortissima e feroce pressione dei terroristi, nonostante le aperte ingerenze dei sauditi e della stessa Lega araba che preconizzavano la divisione del paese a causa della emarginazione dei sunniti, il governo iracheno e gli Stati Uniti sono riusciti a operare un recupero delle forze della componente sunnita e a farle partecipare al processo democratico, sottraendo per di più ai terroristi qualsiasi possibilità di poter contare su quella sponda politica moderata di fiancheggiamento che ha svolto un ruolo destabilizzante nei mesi scorsi.
Infine, il riquadro "Le accuse di Londra contro l'Iran":Londra. L’esercito iraniano è accusato di fornire addestramento e tecnologia ai terroristi per uccidere i soldati inglesi in Iraq. I guerriglieri sono prima istruiti in campi militari allestiti dalla Guardia rivoluzionaria in Iran e in Libano, poi varcano il confine per attaccare i britannici – ai cui sforzi postbellici è stata affidata la parte meridionale del paese, con centro Bassora – e per addestrare a loro volta decine di altri insorti nella fabbricazione di bombe. Da maggio sono otto i militari inglesi uccisi in agguati esplosivi, in quella che una volta era considerata una zona relativamente tranquilla. Già la settimana scorsa un funzionario di alto livello del Foreign Office – mettendo da parte la prudenza mostrata fino a oggi – aveva puntato il dito contro Teheran, accusando i mullah di controllare gli attacchi ai soldati a seconda che le pressioni di Londra contro il regime e i suoi progetti di armamento nucleare fossero più o meno forti. Ieri i media inglesi hanno rilanciato con forza le accuse. "Addestrati a uccidere i nostri ragazzi", titolava il Sun; secondo la Bbc, "l’Iran addestra gli assassini
di Bassora". Downing Street si è infine stancata di non urtare la suscettibilità di Teheran, con cui Tony Blair, premier britannico, era andato cauto per raggiungere un accordo sulla proliferazione nucleare. Nelle indiscrezioni delle fonti militari, quello messo in piedi dagli iraniani sarebbe una sorta di "treno dell’addestramento": gruppi di almeno dieci persone per volta sono istruiti sul confezionamento di un tipo micidiale di ordigni – che poi saranno collocati sulle strade di passaggio delle truppe inglesi – e al ritorno in Iraq diffondono le conoscenze acquisite fra i compagni. Le bombe speciali sono le "shaped charges", le "cariche cave", già utilizzate con efficacia da Hezbollah contro i carri armati israeliani negli anni 80. Gli ordigni sono costruiti in modo tale che, concentrando la forza dello scoppio in un piccolo punto soltanto, riescono a penetrare la corazza dei veicoli. E’ così che in agosto sono stati uccisi 14 marine che viaggiavano sullo stesso mezzo. Inoltre, ai terroristi è stata suggerita un’altra miglioria. Gli attacchi erano resi vani da congegni che interferivano con i segnali elettronici, come quelli di cellulari o telecomandi di cancelli elettrici, usati per far detonare le trappole esplosive al passaggio dei veicoli. Ora ci sono detonatori a infrarossi, non intercettabili. Quando il mezzo interrompe il fascio invisibile, la bomba scoppia. I soldati inglesi, due giorni fa, ne hanno trovati due ancora intatti: ora confidano di poter risalire a chi li ha forniti.
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