Due notizie interessanti dalle agenzie stampa AGI:M.O.: HAMAS, RAPIREMO SOLDATI ISRAELE PER SCAMBIO PRIGIONIERI
(AGI/AFP) - Ramallah, 22 set. - Hamas ha rinnovato la minaccia
di rapire soldati israeliani, malgrado il cessate-il-fuoco
teoricamente ancora in vigore tra Stato ebraico e Autorita'
Nazionale Palestinese e la stessa tregua informale osservata da
mesi dai gruppi radicali, specificando che i sequestri
avrebbero l'obiettivo di procurare 'merce di scambio' per il
rilascio dei palestinesi tuttora detenuti in Israele. Il monito
e' venuto da Hassan Yussef, uno dei capi del 'Movimento di
Resistenza Islamico' (denominazione di cui, in lingua araba,
Hamas costituisce appunto l'acronimo; ndr), durante un discorso
pronunciato davanti a circa 1.500 dimostranti a Ramallah, ove
si stava svolgendo un raduno per festeggiare l'avvenuto ritiro
delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza. "Ogni
opzione resta aperta", ha avvertito Yussef, "ivi compreso il
rapimento di militari israeliani per far liberare i nostri che
sono prigionieri nella carceri d'Israele". Alla manifestazione
partecipavano anche numerosi miliziani a volto coperto, che
ostentavano modelli a grandezza naturale dei razzi 'Qassam II',
indossavano finte cinture esplosive da kamikaze e reggevano
cartelli con l'effigie dello sceicco Ahmed Yassin e quella di
Abdelaziz Rantissi, rispettivamente guida spirituale e leader
politico del gruppo, uccisi da Israele l'anno scorso con due
distinti 'omicidi selettivi', attraverso bombardamenti aerei
sferrati su Gaza citta'.
"Nessuna potenza sulla terra
puo' portarci via le armi dalle mani", ha quindi messo in
guardia l'esponente di Hamas, confermando implicitamente il
rifiuto di accogliere la richiesta di disarmo ribadita due
giorni fa al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dal Quartetto
di Madrid: rifiuto manifestato ieri sera a Gaza dopo una
riunione tra i delegati di tredici fazioni, Hamas compreso, e
il presidente dell'Anp, il pur moderato Mahmoud Abbas alias Abu
Mazen che tuttavia, nel caso specifico, ha preso le parti degli
interlocutori. "Nessuno", ha incalzato Yussef, "puo' negarci il
nostro diritto a combattere".
Ieri Abu Mazen aveva tagliato corto sulle pressioni del
Quartetto (organismo internazionale di mediazione nel quale
siedono Usa, Unione Europea, Onu e Russia), affermando di
essere perfettamente in grado di gestire la situazione, senza
interferenze dall'esterno; aveva pero' ottentuo dai movimenti
integralistici l'assicurazione che da sabato cesseranno le
parate in armi per festeggiare l'abbandono della Striscia da
parte d'Israele, e che gli uomini di tali fazioni non
circoleranno piu' per le strade in assetto paramilitare. (AGI)
E ANSA:MO: ISRAELE, MORTE GIOVANE PALESTINESE, DURA PENA AD AGENTE
STRAGE DI ISRAELIANI, CONDANNATO MILIZIANO HAMAS
(ANSA) - TEL AVIV, 22 SET - Un agente della guardia di
frontiera di israeliana coinvolto nella morte, nel dicembre
2002, di un giovane palestinese a Hebron, Cisgiordania, e' stato
condannato oggi a quattro anni e mezzo di reclusione. Lo ha
riferito la radio militare, secondo cui si tratta di una
''punizione esemplare''.
Amhan Abu Humeida, 17 anni, fu trovato cadavere in una strada
di Hebron dopo che era stato costretto a salire su una jeep
della Guardia di frontiera per una verifica dei documenti.
Al termine di una lunga inchiesta emerse che il giovane era
stato lanciato dal veicolo in corsa da tre agenti, che sono
ancora sotto processo. L'agente Bassem Wahabi - che oggi e'
stato condannato - fungeva da autista e non era coinvolto
direttamente nella morte del giovane. Ma, secondo i giudici,
aveva poi preso parte a un tentativo di depistare le indagini.
Sempre oggi un'altra corte militare israeliana ha condannato
Abbas al-Said, uno dei comandanti militari di Hamas a Tulkarem,
Cisgiordania. Secondo la Corte, fu appunto al-Said a
progettare due attentati terroristici avvenuti negli anni
2001-2002 in cui rimasero uccisi complessivamente 35 israeliani.
La sentenza sara' pronunciata in un secondo tempo. Secondo la
radio militare, l'integralista islamico rischia 35 ergastoli,
uno per ogni vittima. Ai giornalisti presenti in aula ha detto
di non aver niente da rimproverarsi. ''Se c'e' un colpevole, e'
la occupazione militare israeliana'', ha precisato.
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