Operazione antiterroristica israeliana, omicidio di un ebreo a Gerusalemme, razzi qassam contro Israele: cronache corrette e scorrette
rassegna di quotidiani
Testata:
Data: 26/08/2005
Pagina: 13
Autore: la redazione
Titolo: Operazione antiterroristica israeliana, omicidio di un ebreo a Gerusalemme, razzi qassam contro Ie città: cronache corrette e scorrette
Il CORRIERE DELLA SERA di venerdì 26 agosto 2005 pubblica pagina 13 una cronaca Davide Frattini, "Blitz israeliano 5 morti palestinesi" "Preparavano un attacco suicida" ", sostanzialemnte corretta. L'articolo è illustratto da una foto che non c'entra nulla che rappresenta, recita la didascalia "Palestinesi che protestano contro il muro d'Israele"

Ecco il testo dell'articolo:

GERUSALEMME — «Mista'Aravim», diventare come gli arabi. Gli uomini dell'unità speciale Duvdevan (ciliegia) si muovono sotto copertura nei villaggi dei territori. Vestono come i palestinesi, parlano con il loro accento, vengono usati nelle operazioni più difficili. L'altra notte sono entrati in un caffé di Tulkarem per arrestare due ricercati della Jihad islamica.
Uno dei soldati israeliani avrebbe sparato un colpo in aria per intimare agli estremisti di arrendersi, è iniziata una sparatoria: secondo i palestinesi, tre dei cinque morti sono ragazzini tra i 13 e i 17 anni. Per gli israeliani l'operazione «ha fermato delle "bombe a orologeria", terroristi che stavano pianificando un attentato suicida», ha detto il ministro della Difesa Shaul Mofaz e ha ricordato che la Jihad islamica ha organizzato da Tulkarem gli ultimi due attacchi kamikaze, a Tel Aviv e Netanya (10 morti).
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha denunciato il raid «come una provocazione deliberata che punta a distruggere la tregua», il premier Abu Ala lo ha definito «un crimine brutale». Abbas ha ordinato ai militanti di evitare rappresaglie, ma la Jihad islamica e le Brigate dei martiri di Al Aqsa hanno minacciato vendetta. Ieri mattina due Kassam sono stati lanciati contro il Sud di Israele, la prima volta dopo l'inizio del ritiro da Gaza il 15 agosto. Poche ore prima un altro razzo aveva colpito dal Libano il villaggio di Margaliot. Un portavoce della Casa Bianca ha lanciato un appello alla calma: «E' il momento di cogliere l'opportunità storica dell'evacuazione dalla Striscia».
A Gaza le demolizioni continuano. Domenica l'esercito affronterà l'operazione di trasferimento delle tombe dai cimiteri e i due rabbini capo hanno scongiurato che le sinagoghe rimaste negli insediamenti non vengano distrutte: «Il governo di Ariel Sharon deve fare pressioni sulla comunità internazionale perché i palestinesi garantiscano che i templi non verranno toccati».
Dopo il via a un nuovo tratto della barriera attorno all'insediamento di Maale Adumim in Cisgiordania, gli israeliani hanno deciso di costruire nella stessa zona una stazione di polizia. La base sorgerà nell'area E-1, tra Gerusa- lemme e Maale Adumim, dove il governo Sharon aveva in progetto 3.500 appartamenti: dopo l'opposizione di Washington, i due piani sono stati separati. Abu Ala ha condannato le confische di terreni vicino all'insediamento («con tali azioni non ci sarà posto per uno Stato palestinese e nessuna speranza di pace»).
I consiglieri di Sharon premono sul premier perché lasci il Likud e fondi un nuovo partito. Il quotidiano Maariv ha pubblicato un sondaggio che darebbe al primo ministro 34 seggi alla Knesset contro i 20 di un Likud guidato da Benjamin Netanyahu. Le proiezioni dicono anche che la formazione di destra otterrebbe più deputati con Sharon al comando che sotto la guida di Netanyahu (38 contro 32). Alla fine i membri del Likud potrebbero scegliere proprio quel leader che ancora oggi considerano un «traditore».
Kofi Annan ha nominato Filippo Grandi commissario aggiunto dell'agenzia Onu per l'aiuto ai profughi palestinesi (Unrwa). Grandi, 48 anni, è attualmente rappresentante speciale aggiunto per gli affari politici presso la missione di assistenza in Afghanistan.
Assolutamente scorretto il modo in cui LA STAMPA dà la stessa notizia. Sotto il titolo "L'esercito israeliano uccide cinque palestinesi a Tulkarem", el'occhiello "Accoltellato a morte un giovane ebreo a Gerusalemme", troviamo il seguente testo:
Cinque palestinesi,
ricercati da Israele come terroristi della Jihad islamica
tra cui un ragazzo di 14 anni
questa informazione viene da fonti palestinesi, ma LA STAMPA non lo precisa
sono stati uccisi durante un blitz dell'esercito israeliano nel campo profughi di tulkarem, nel nord della Cisgiordania
durante uno scontro a fuoco da loro iniziato per resistere all'arresto
(Nella foto, il funerale di quattro degli uccisi).Nella città vecchia di Gerusalemme un giovane ebreo, di nazionalità britannica, è sttao assassinato la scorsa notte a coltellate da un aggressore probabilmnete palestinese che ha anche ferito un altro giovane ebreo, di nazionalità statunitense. Gli Stati Uniti hanno lanciato un appello alla calma in Medio Oriente, dopo il reimpennarsi delle tensioni nella regione.
Ancora più scorretta la cronaca di EUROPA, fin da titolo "Un raid israeliano rompe la tregua. L'europeo Solana il primo a far visita", che ignora sia l'accoltellamento del giovane ebreo britannico sia soprattutto il fatto che la tregua era già stata ripetutamente violata dalla Jihad islamica, che si apprestava a compiere nuovi attentati.

Ecco comunque come lo scontro a fuoco, sulla base del racconto di imprecisate fonti, ovviamente palestinesi, viene descritto dal quotidiano della Margherita:

cinque giovani palestinesi sono sttai uccisi dalle forze di sicurezza israeliane in un raid. Secondo quando riferito da testimoni i soldati sono scesi da una mercedes accerchiando un gruppo di giovani palestinesi per poi fare fuoco. A terra sono rimaste sei persone, cinque delle quali sono decedute.
Subito dopo EUROPA fornisce,usando il condizionale, una versione totalmente diversa dell'accaduto
I soldati avrebbero risposto al fuoco aperto dai giovani palestinesi, tutti membri della Jihad islamica implicati nell'organizzazione di attenttati terroristici a Tel Aviv in febbraio e a Netanya il mese scorso
Ma al lettore, cui nemmeno vengono ricordati i morti che gli attentati provocarono, inevitabilmente resta impressa la falsa immagine dei soldati israeliani che circondano un gruppo di giovani palestinesi e aprono il fuoco, lasciando a terra se persone.

Scorretto anche l'articolo del GIORNO, "Riesplode la violenza Ucciso un giovane ebreo e cinque palestinesi" (titolo che non distingue tra un omicidio a sangue freddo di un civile e la morte in uno scontro afuoco di terroristi armati). Vi si legge.

cinque palestinesi sono sttai uccisi a Tulkarem da un un'unità scelta israelian. Per Israele si trata senza dubbi e senza eccezioni di miliziani dell'Intifada. i palestinesi replicano che uno degli uccisi era della jihad islamica, due servivano nelle forze di sicurezza dell'Anp e due (entrambi ragazzi) erano estranei aogni tipo di lotta. "Un massacro barbaro" secondo l'Anp.
A parte la solita trasformazione dei terroristi in "miliziani" e del terrorismo in "lotta" si deve notare la totale assenza da questa cronaca di un particolare di non poco conto: i palestinesi sono morti durante uno scontro a fuoco da loro iniziato per resistere all'arresto.

Assurda la didascalia delle due immagini che illustrano l'articolo: "Tragedie. I funerali del giovane ebreo ucciso e un palestinese che si oppone alla costruzione del muro". La barriera difensiva e la morte violenta sono per IL GIORNO tragedie di eguale portata ?

Scoretto anche il titolo della cronaca di Umberto De Giovannangeli a pagina 11 deL'UNITA', "Sangue dopo il ritiro, uccisi cinque palestinesi e un ebreo", che omette di menzionare l'appartenenza a un 'organizzazione terroristica dei "palestinesi". Più corretta la cronaca, nella quale però i terroristi diventano "attivisti" e i lanci di razzi qassam "risposte" alle azioni antiterroristiche israeliane.

IL MANIFESTO titola, in modo assolutamente scorretto: "Tulkarem: uccisi cinque palestinesi".

Ecco il testo:

E' di nuovo violento il clima fra israeliani e palestinesi. Nella notte giovedì-vrenerdì un giovane ebreo ortodosso, cittadino britannico, accoltellato a morte forse da un palestinese la notte su venerdì alla porta di Giaffa a Gerusalemme. Due ore dopo, cinque palestinesi uccisi a Tulkarem da una unità scelta israeliana entrata in un campo profughi. Per Israele si tratta di miliziani della intifada.
Miliziani dell'Intifada? Terroristi!
I palestinesi replicano che uno degli uccisi era della Jihad islamica, due servivano nelle forze di sicurezza dell'Anp e due (entrambi ragazzi) erano estranei a ogni tipo di lotta. «Un massacro barbaro», secondo l'Anp.
Sarà un caso se il breve articolo si conclude con queste parole? E se non fa alcun cenno allo scontro a fuoco iniziato dai terroristi?

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