Internet, libertà ed abuso della libertà: l'antisemitismo e l'apologia del nazifascismo nel web
intervento di Federico Steinhaus
Testata:
Data: 12/08/2005
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Internet, libertà ed abuso della libertà: l'antisemitismo e l'apologia del nazifascismo nel web
Internet: è il nome magico che immediatamente richiama alla nostra mente la libertà assoluta di comunicare. E’ l’ emblema universale della libertà, ma non solo.

Libertà assoluta significa anche assenza di regole. Assenza di regole significa anche anarchia. Ed anarchia significa, inevitabilmente, che esiste un vuoto di potere.

Dove gli interessi ed i comportamenti non sono sottoposti a regole certe e chiare, là i poteri forti violentano ed usurpano i diritti e le aspettative di chi, disciplinatamente, accetta senza esservi costretto di adeguarsi a regole generiche di rispetto delle leggi, della dignità, dei valori positivi.

Questa introduzione in chiave quasi moralistica – ma parlando di Internet il moralismo è solamente un indispensabile richiamo all’etica – serve a far comprendere per quale motivo in Internet il peggio scacci il meglio. Ed invita a non considerare eccezionali fenomeni dei quali vogliamo citare tre soli esempi, ma che sono talmente numerosi da non poter essere catalogati e contati.

1) Il primo sito di cui ci vogliamo occupare è http://web.tiscali.it/gicis/Protocollision.htm. Quando lo si ricerca, si apre una

pagina intestata a www.disinformazione.it -"Oltre la Verità Ufficiale" (le maiuscole sono del sito).

Come un pugno nello stomaco, ma anche un insulto all’intelligenza, ecco l’ avvertenza che introduce il tema: "Iniziamo con la pubblicazione per esteso del 1° Protocollo e poi successivamente in sequenza tutti e ventiquattro. Non c’interessa sapere se siano veri o falsi, se è tutta una presa in giro oppure la prova tangibile di un Grande Fratello mondialista, fatto sta che leggendo attentamente tra le righe è possibile scorgere in maniera sconvolgente la situazione geopolitica ed economica attuale. Lasciamo ai lettori le conclusioni!".

Dopo di che, si passa direttamente alla pubblicazione:

I protocolli delle riunioni degli Anziani Eruditi di Sion

Tratto da Le Società Segrete e il loro potere nel Ventesimo Secolo- Jan van Helsing.

Non crediamo necessario addentrarci in una ricchissima letteratura scientifica e giuridica che dimostra, con moltissime sentenze di svariati tribunali a disposizione, che si tratta di un falso fabbricato dalla polizia zarista dei primi del 900 per poter fornire una cornice di legittimità ai pogrom ed alle persecuzioni antiebraiche in Russia.

Riteniamo più utile, ai fini della corretta comprensione di questi episodi, sottolineare che i Protocolli sono stati usati contro gli ebrei dal nazismo e dal fascismo, ma anche dal comunismo stalinista; che dal 1948 essi vengono tradotti in numerose lingue occidentali, stampati e distribuiti in migliaia di copie a cura delle sedi diplomatiche dell’Arabia Saudita; che oggi essi sono tornati ad essere uno degli strumenti (insieme all’accusa di deicidio ed a quella dell’ uccisione di bambini non ebrei) più frequentemente adottati da una singolare alleanza fra l’antisemitismo militante del mondo arabo-islamico, l’estrema destra e parte dell’ estrema sinistra europea.

2) Il secondo sito che inevitabilmente attira la nostra attenzione, sempre facente capo a www.disinformazione.it, è

http://web.tiscali.it/gicis/sionismousa.htm. Non vi sono avvertenze, evidentemente perché i responsabili non ritengono di doversi cautelare per aver pubblicato un noto falso, e vogliono far sembrare verità ai lettori sprovveduti ed ignoranti queste loro fantasie malate. Il titolo del loro delirio è:

Breve storia dei rapporti tra Sionismo, Usa e lobby mondialiste

Tratto da www.orionlibri.com.

Ci risiamo col mondialismo, antica fissazione di una destra antisemita bieca ed ottusa; e per chi ne avesse voglia, una breve navigazione nel sito della casa editrice Orion farà meglio comprendere dove siamo finiti: da Julius Evola in poi, è un inno alla letteratura fascista peggiore e più squallida.

Ma passiamo alle prime righe di questo capolavoro di analisi storico-politico-sociologica, tratte dal numero 206 di Orion.

"Lo Stato d'Israele fu costituito nel 1948. Lo volle e l'impose l'ONU per iniziativa congiunta degli Americani e dei Sovietici, i quali ultimi sostennero l'invasione israeliana assicurandole un ponte aereo dalla Cecoslovacchia.

I soli avversari con i quali i coloni ebrei si trovarono a combattere furono coloro che a quel tempo amministravano la Palestina, ovvero gli Inglesi, e quelli che vi abitavano da sempre, cioè i Palestinesi.

Forti del sostegno internazionale, gli invasori usarono le maniere forti ricorrendo più volte ad azioni terroristiche e stragiste tra le quali spicca il massacro di diplomatici ed alti ufficiali britannici all'hotel King David.

Una volta affermatosi, Israele si propose e si impose come testa di ponte dell'Occidente nel mondo arabo, nel sud mediterraneo e nell'area del petrolio. In questa veste lo Stato ebraico ottenne il sostegno politico, militare e soprattutto finanziario di tutto il mondo occidentale.

Ciò divenne allo stesso tempo la salvezza e la dannazione d'Israele. La salvezza, in quanto consentì ad uno Stato economicamente improduttivo di assicurarsi introiti talmente cospicui da garantirgli una floridezza ed un'acquisizione di potenza altrimenti impensabili.

La dannazione, in quanto, da quel momento, Israele fu condannato a dover creare instabilità intorno a sé e ad alimentare l'odio, il terrore e l'incertezza, sentimenti che, soli, potevano garantire a Tel Aviv il continuato e massiccio sostegno americano, occidentale e delle Comunità ebraiche internazionali".

Pensiamo che questo approccio con la storia d' Israele basti a chiunque ne abbia anche solo una conoscenza limitata per valutare l' immagine che questo sito ne vuole accreditare. A livello di analisi politica, riteniamo tuttavia di segnalare la somiglianza di questa visione, che è di estrema destra, con quelle della nostra sinistra estrema e di una certa propaganda araba.

3) Internet non è solo comunicazione, è anche commercio; proprio in questi giorni Yahoo e Google si contendono (si parla dell'investimento di un miliardo di dollari) il mercato cinese del commercio via internet. Vi si trova di tutto, dalla pornografia ai libri antichi, dai profumi alle automobili d'epoca. E vi si trovano anche reperti disgustosi di un tragico passato prossimo:

http://www.militariacollection.com/

è il sito di una azienda del Padovano che produce e commercia, orgogliosamente, divise su misura delle SS e dell'era fascista, bambolotti con le sembianze di Hitler e Mussolini, armi ed altre memorabilia.

Possiamo aggiungere, per richiamare alla memoria quanto leggiamo nelle cronache quotidiane, che Internet è divenuto anche lo strumento principale attraverso il quale comunicano le organizzazioni del terrorismo islamico internazionale per far circolare lezioni di addestramento ed istruzioni su come si confezionano bombe, per impartire ordini e rivendicare stragi.

Come spesso avviene, uno strumento di progresso civile culturale o scientifico, che è in grado di apportare immensi benefici all'umanità, si presta anche ad un uso distorto. I regimi dittatoriali ed oppressivi - pensiamo in particolare a quegli stati arabi nei quali accedere ad Internet è considerato un reato - sono dotati di strumenti idonei ad imporre dei divieti che essi ritengono opportuni e funzionali, mentre le democrazie liberali si trovano disarmate dinanzi a chi abusa della libertà che esse concedono ai cittadini. E' vero che a lungo termine sono le democrazie a prevalere, ma nell' immediato esse sono le vittime predestinate, insieme ai loro cittadini, di una aggressione che non riescono a contenere e tanto meno ad impedire.

Noi, in mancanza di altri mezzi, suggeriamo ai nostri lettori di esprimere la loro indignazione a Tiscali, che ospita le diffamanti imbecillità che vi abbiamo segnalate ai punti 1 e 2.