Per combattere il terrorismo, l'Europa adotta la legge coranica
Magdi Allam spiega l'errore del governo britannico
Testata:
Data: 22/07/2005
Pagina: 1
Autore: Magdi Allam
Titolo: Il Corano e il primato della legge
Il CORRIERE DELLA SERA di venerdì 22 luglio 2005 pubblica in prima e trentesima pagina un articolo di Magdi Allam, che riportiamo.

Ecco il testo:

I terroristi islamici hanno colpito nuovamente Londra mentre il premier britannico Tony Blair sta trattando con un gruppo di «esponenti islamici» sulle nuove misure per contrastare il terrorismo, dopo aver incassato una fatwa (un responso legale islamico) di condanna dei kamikaze dello scorso 7 luglio.
In altri termini, il governo di uno Stato sovrano ha ritenuto opportuno sottoporre le proprie decisioni all'approvazione di alcuni cittadini a cui è stato attribuito in modo del tutto discutibile lo status di rappresentanti di una supposta «comunità islamica», percepita come un corpo a sé stante in seno allo Stato di diritto.
Siamo così arrivati all'Europa del «clero islamico», della fatwa e della sharia, la legge coranica. Dopo essersi distinta come retrovia logistica dei combattenti islamici in Afghanistan, Cecenia, Kashmir, Algeria, Bosnia, Palestina, Egitto, Marocco, Tunisia, Yemen, Iraq, Arabia Saudita, dopo essersi trasformata in una terra di predicazione della Jihad globale intesa come «guerra santa», dopo essersi scoperta «fabbrica di kamikaze» che si fanno esplodere fuori e dentro i propri confini, l'Europa emerge ora come avanguardia mondiale di uno Stato teocratico islamico in nuce i cui leader sentenziano ciò che i musulmani debbono fare o meno. Tutto ciò all'interno di uno Stato di diritto dove vige un'unica legge che dovrebbe essere osservata da tutti i cittadini e residenti. Tutto ciò tra l'assenso, addirittura la compiacenza delle autorità europee, e perlopiù tra l'indifferenza dell'opinione pubblica.
La recente immagine di cinque barbuti pachistani in abbigliamento tradizionale che, davanti alla sede del Parlamento, leggono a nome di oltre cinquecento esponenti religiosi del «British Muslim Forum» una fatwa di condanna degli attentati che hanno insanguinato Londra lo scorso 7 luglio, è stata accolta dai più come un evento altamente significativo e positivo. Così come accadde il 10 marzo scorso quando la «Commissione islamica di Spagna» emise una fatwa in cui sentenziava che «Osama Bin Laden, Al Qaeda e tutti coloro che pretendono di giustificare il terrorismo in nome del sacro Corano sono fuori dall'islam». In entrambi i casi la condanna del terrorismo si fonda su ciò che «il sacro Corano dichiara» e «ciò che l'islam ci insegna».
Ma ci rendiamo veramente conto di quello che stiamo combinando? Stiamo legittimando il doppio binario giuridico in seno allo Stato di diritto, la legge ordinaria per gli autoctoni e la sharia per i musulmani. E' mai possibile che i musulmani per condannare il terrorismo, il massacro indiscriminato di innocenti, i kamikaze di Bin Laden, debbano obbligatoriamente far riferimento e trarre una legittimità dal Corano? Chi ha detto che i musulmani non debbano invece, al pari di tutti gli altri cittadini, far riferimento alle leggi dello Stato laico e al sistema di valori fondanti della civiltà umana che salvaguardano la sacralità della vita di tutti? E che cosa accadrebbe se in un domani, sempre facendo riferimento al Corano, gli stessi barbuti di Londra e Madrid dovessero sentenziare diversamente da quanto prescrivono le nostre leggi e contemplano i nostri valori?
Intanto noi oggi, plaudendo alla loro condanna del terrorismo nel nome del Corano, li abbiamo già legittimati come referenti giuridici, abbiamo attribuito loro un potere che abbraccia la sfera della rappresentatività religiosa e politica. Come potremmo in un domani dire loro ci andavate bene quando condannavate le bombe di Madrid e Londra, ma non ci andate più bene quando osannate le bombe di Gerusalemme e Bagdad? Inoltre, una volta istituito il doppio binario giuridico, una volta accreditata la sharia in Occidente come fonte legittimante dei valori e della vita dei musulmani, come potremmo rifiutare e denunciare le fatwa emesse da altri sedicenti imam, ulema o mufti? Cosa farà l'Occidente di fronte allo scontro tra opposte fazioni islamiche che si delegittimano e condannano a vicenda a suon di fatwa?
Tutto ciò avviene già nei Paesi musulmani. Quello che sta avvenendo nella Londra bersagliata dai kamikaze e dalle bombe islamiche, è di fatto la resa agli integralisti e ai terroristi. Il multiculturalismo prima ha lasciato fare ai barbuti della fatwa e della sharia, poi ha partorito il mostro del terrorismo suicida. Sono due facce della stessa medaglia.
Stiamo legittimando un doppio binario giuridico I codici dell'Europa valgono anche per gli imam .
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