Gli ebrei secondo Ida Magli: potentissimi banchieri incapaci di creatività artistica
dal libro "Omaggio agli italiani", edito da Rizzoli
Testata:
Data: 16/07/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Gli ebrei secondo Ida Magli: potentissimi banchieri incapaci di creatività artistica
E' uscito presso l'editore Rizzoli, nella collana Bur, il libro di Ida Magli "Omaggio agli italiani" (Rizzoli 2005, euro 8, 20).
A pagina 20, nell'introduzione, vi troviamo citati gli ebrei, rappresentati secondo stereotipi ben noti:Volendo ancora soffermarsi ad analizzare quello che si sussurra, senza mai discuterne ad alta voce, delle motivazioni reali che hanno spinto a realizzare l'impero europeo, bisognerebbe accennare alle forze dell'Alta Finanza, dei potentissimi Banchieri e degli Ebrei che muoverebbero tutte le fila dell'economia mondiale negli Stati Uniti.
Vero è che la Magli giudica poco plausibile questa ipotesi sull'origine dell'Unione Europea. Prosegue infatti scrivendo:Anche su questa ipotesi, però, pesano molte contraddizioni che la rendono improbabile, o almeno soltanto un fattore fra molti altri che non conosciamo. E' vero che l'Unione Europea ha permesso il primato politico di economisti e banchieri, i quali hanno messo se stessi al centro di tutte le operazioni passate attraverso il cambio delle monete nazionali nell'unica moneta "euro". Una operazione la cui violenza nei confronti di oltre trecento milioni di persone, costrette a perdere il punto di riferimento principale per la propria sopravvivenza quotidiana, non ha riscontro nella pur drammatica storia delle violenze consumate dai governanti sui propri sudditi.Tuttavia anche questa è un'operazione troppo chiaramente sbagliata per poter essere stata condotta in porto per motivi economici. La competitività fra uguali, come è ovvio, non ha senso: quindi lo scopo non era l'incremento dei mercati (che difatti si sono impoveriti), ma il raggiungimento concreto di una uguaglianza ben visibile: monete uguali, popoli uguali.
Ma la presa di distanza è solo parziale: l'ipotesi è "improbabile, o almeno soltanto un fattore fra molti altri che non conosciamo", dunque potrebbe contenere una parte di verità. L'idea che gli ebrei "muoverebbero tutte le fila dell'economia mondiale negli Stati Uniti" non è per nulla contestata.
Il progetto dell'euro viene loro attribuito, almeno in parte, ed è descritto, quanto meno con un evidente eccesso, visti i crimini delle dittature nel corso della storia, come una "violenza senza riscontro"
A pagina 21 Ida Magli fornisce comunque la sua spiegazione del progetto europeo:Da questo di vista è evidente che i Tedeschi perseguono, per mezzo dell'unione europea, tre loro antichi e costanti scopi: fare della Germania il "centro" territoriale e politico dell'Europa spostando i confini il più possibile verso l'Oriente; instaurare la Germania come fulcro del potere politico in Europa imponendolo anche alla Francia, sua eterna rivale; realizzare il sogno di Hitler, andando ben più in là di quanto Hitler aveva pensato: invece che faticosamente eliminare qualche milione di "diversi", cancellare, mischiando tutte le varianti, l'esistenza e il concetto stesso di "diversità", lasciando tuttavia alla Germania il compito di realizzare, verificare e giudicare la messa in atto di questa operazione. Non si vedrà scorrere il sangue, ma la distruttività di una simile politica è immensamente superiore (bisognerebbe che se ne convincessero prima di tutto gli Ebrei) a quella dell'uccisione fisica.
A noi pare evidente che giudicare la creazione dell'Unione europea un progetto di distruttività "immensamente superiore" a quella delle politiche sterminatrici del nazismo sia una totale perdita del senso della realtà.
Va poi detto che il rispetto per la "diversità" non sembra un punto forte di Ida Magli. Ecco come a pagina 53-54, descrive l'intera cultura ebraica secondo stereotipi e pregiudizi negativi:La cultura ebraica era, ed è, invece soffocante, una prigione di rituali, di formule, di atti di purificazione in ogni minuto della giornata, e contemporaneamente una pesante visione del peggio della vita umana: lo sporco, l'impuro della fisicità, dalla defecazione al coito. Si aggiunge a questo la legge del taglione che anch'essa fa ricadere sul corpo sia la colpa che la condanna, come se fosse la mano che ha rubato, l'occhio che ha goduto, ecc... Una cultura nella quale necessariamente non può nascere nessuna arte (che infatti è vietata come "rappresentazione", e che induce all'idolatria).
Secondo Ida Magli gli ebrei oggi praticherebbero la "legge del taglione", per esempio amputando le mani ai ladri?
Dalla loro cultura non potrebbe nascere nessuna arte? E i grandi artisti ebrei affermatisi nei più svariati campi, dalla musica alla letteratura, fino alla pittura?
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a scrivere all'editore Rizzoli per esprimere la propria opinione su queste sconcertanti affermazioni contenute nel libro di Ida Magli. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita. infopoint@rcslibri.it