Riportiamo una lettera inviata a LA STAMPA da un lettore e pubblicata domenica 29 maggio 2005:
Ogni tanto leggo di persone che sono andate in Israele, anzi in «Terra Santa», al seguito di gite organizzate da parrocchie o simili, e hanno trovato guide turistico-religiose che non si sono fatte sfuggire l'occasione per dire le solite menzogne su israeliani ed ebrei in genere.
Beh, se dovesse capitare anche a voi una cosa simile, non statevene zitti e muti a subire in silenzio, dite qualcosa lì per lì invece di sfogarvi al ritorno sul web. Fate capire ai vostri compagni di viaggio che offendere il popolo di Gesù non è una bella cosa, soprattutto per chi è cristiano. Dite ad alta voce che non è giusto fare quella propaganda razzista; dite che siete amareggiati perché le menzogne sono muri ben più alti della bruttissima barriera di sicurezza ma, a differenza di quest'ultima, non servono a salvare vite umane, bensì ad alimentare l'odio e, di conseguenza, la morte. Urlate, se vi sembra il caso. Oppure, se preferite, mettetevi a piangere perché ciò che fanno costoro è gravissimo. Shalom.

Fulvio Del Deo
Invitiamo il lettori di Informazione Corretta a prendere questa lettera come esempio, per scrivere ai giornali di riferimento a proposito del problema dei pellegrinaggi antiisraeliani (vedi "Turismo ideologico e di propaganda", Informazione Corretta, 2005-05-14 da L'Opinione). Gli indirizzi e-mail si trovano nella sezione media.