Un lodevole trafiletto e un articolo del tutto scorretto
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Testata:
Data: 27/05/2005
Pagina: 5
Autore: la redazione
Titolo: Hezbollah: "Su Israele puntai 12mila missili - Amnesty accusa Israele e critica gli Usa "Il mondo non è diventato più sicuro
CITY di giovedì 27 maggio 2005 pubblica a pagina 5 un lodevole trafiletto e a pagina 6 un articolo del tutto scorretto.
Ma cominciamo dal trafiletto dal titolo: "Hezbollah: "Su Israele puntai 12mila missili".


"Israele sostiene che abbiamo 12.000 missili, ma ne abbiamo molti di più e tutto il nord del suo territorio è sotto il tiro della resistenza". Lo ha dichiarato il leader di Hezbollah libanesi, lo sceicco Hassan Nasrallah, rifiutando ogni ipotesi di disarmo. (Ansa)
Ed ecco a pagina 6 l'articolo scorretto dal titolo:"Amnesty accusa Israele e critica gli Usa "Il mondo non è diventato più sicuro"" accompagnato da una foto di presunti prigionieri a Guantanamo e di un giovane palestinese che porta in braccio un ragazzino ferito


ROMA - Sono quasi un centinaio i Paesi in cui la tortura è ancora prassi e oltre 70 quelli in cui la libertà di espressione o di informazione è negata. Lo denuncia il rapporto annuale 2005 di Amnesty International.

Il rapporto traccia una mappa dei diritti lesi nel mondo, attraverso un monitoraggio relativo a tutto il 2004 in 194 nazioni. Secondo il documento, i governi - seguendo "la linea di comportamento stabilita dalla superpotenza americana" - hanno tradito la promessa di un ordine mondiale basato sui diritti umani" e "quattro anni dopo l'11 settembre non hanno mantenuto l'impegno di rendere il mondo un luogo più sicuro". Il rapporto critica fortemente gli Usa, denunciando che in nome della "guerra al terrorismo" sono state commesse torture, detenzioni arbitrarie e uccisioni illegali come nella base americana di Guantanamo a Cuba. Additata come principale responsabile l'amministrazione Bush. Amnesty punta il dito anche contro Israele, che accusa di crimini di guerra sottolineando come nell'ultimo anno le vittime palestinesi sono state 700 (di cui 150 bambini) e 109 quelle israeliane. Inoltre, nonostante la sentenza contraria della Corte Internazionale di Giustizia, Israele ha continuato la costruzione di un muro lungo 600 km che accerchia e isola città e villaggi palestinesi. Grave la situazione dei diritti umani anche in Cina, per non parlare di numerosi stati africani (soprattutto Sudan, Congo, Uganda e Nigeria) dove preoccupa la situazione di bambini e donne, spesso vittime di torture.
Le accuse a Israele sono fortemente enfatizzate da questo breve articolo: il rapporto di Amnesty come ovvio tratta di molte altre situazioni. Concentra l'attenzione sulla condotta degli Stati Uniti nella guerra al terrorismo, ma condanna anche lo stesso terrorismo. Quest'ultimo tema scompare dall'articolo di CITY. Nonostante le nostre critiche all'impostazione del rapporto di Amnesty (vedi:"Il terrorismo è la negazione assoluta dei diritti umani", Informazione Corretta 26-05-05) dobbiamo rilevare che CITY lo peggiora ulteriormente, fornendone una sintesi parziale e faziosa, volta ad accreditare la risibile idea che Israele sia il più grande violatore di diritti umani al mondo. Cina, Sudan, Congo, Uganda e Nigeria non sono che una noticina a fondo pagina. Corea del Nord, Cuba, Siria e Iran non sono memmeno degni di una citazione.

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