IL FOGLIO di mercoledì 25 maggio 2005 pubblica un editoriale intitolato "Porte aperte ai soldi del terrore". che riportiamo:
Vi è il rischio che il Parlamento europeo, con emendamenti orchestrati, svuoti la terza direttiva sul riciclaggio finanziario, quella congegnata da Bruxelles per contrastare il terrorismo internazionale. La direttiva è sgradita alle lobby degli hedge funds (i fondi speculativi) e dei trust finanziari. L’orchestrazione degli emendamenti – secondo una denuncia fatta ieri dal Wall Street Journal – sarebbe gestita da un Comitato per l’industria finanziaria, che li smista a parlamentari collegati. La direttiva da affossare è quella che dovrebbe rendere palesi gli intrecci finanziari che rendono possibile occultare le somme destinate al terrorismo e provenienti da paesi petroliferi o da altre centrali politico-finanziarie. Ovviamente, la pubblicità che essa richiede, alle banche e agli altri intermediari finanziari, ha anche la conseguenza di far emergere le attività di trafficanti di armi e di droga. E questo ha scatenato l’opposizione della lobby dei fondi speculativi e dei trust che gestiscono in forma riservata molti patrimoni personali, e che temono, così, di perdere una preziosa clientela. La norma per cui bisogna far conoscere il nominativo di chi possiede il 10 per cento o più di un hedge fund o di un trust verrebbe emendata portando la soglia dal 10 al 25 per cento. Quella per cui le banche europee devono far conoscere i loro legami con banche "conchiglia" (ossia "buca delle lettere") senza uffici e personale, verrebbe sostituita con l’espressione "legami diretti": così l’obbligo non coprirebbe i legami con una società partecipata che, a sua volta, abbia legami diretti con una banca "conchiglia". Nelle norme di cautela circa le operazioni internazionali di banche europee si sostituirebbe il termine "internazionali" con "extra europee": così potrebbero sfuggire le operazioni bancarie di paesi come Francia o Gran Bretagna con banche di paesi come Malta, dove i controlli sono labili.
Lenin sosteneva che i capitalisti si sarebbero fabbricata la corda per impiccarsi. Ma bisogna distinguere fra il capitalismo di Wall Street, che, per quanto spregiudicato, accetta ogni controllo quando è in gioco la minaccia terroristica e quello europeo che preferisce vendersi per trenta denari.
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