Una notizia dal sito Velino/Servizi-italiani.net, che dimostra che i catastrofisti hanno ancora una volta torto: il rischio dell'esclusione della comunità sunnita dalla nascente democrazia irachena può essere scongiurato:
New York, 23 maggio
Il governo a maggioranza sciita dell'Iraq ha salutato ieri con
gioia la decisione di alcuni gruppi sunniti di porre fine al
boicottaggio della politica: nella giornata di sabato infatti
piu' di mille esponenti sunniti avevano dichiarato di voler
contribuire alla stesura della nuova costituzione del paese e
di essere pronti a partecipare alle prossime elezioni. Lo
scrive il New York Times. Di particolare rilievo anche la
dichiarazione di Moktada al-Sadr, il clerico sciita che ,dopo
aver orchestrato diverse insurrezioni ai danni dell'esercito
Usa, ha ora affermato di voler rinunciare alla lotta armata
per dedicarsi invece all'annullamento delle tensioni che
dividono le comunita' religiose irachene. "D'ora in poi
voglio risolvere i problemi attraverso la politica e in modo
pacifico" ha dichiarato al-Sadr: i funzionari Usa restano
pero' scettici sull'affidabilita' delle parole del leader
sciita.
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