Gli amici di Israele in difesa della libertà di espressione: una battaglia che riguarda tutti
una lettera del presidente della Federazione delle associazioni Italia Israele
Testata:
Data: 17/05/2005
Pagina: 35
Autore: Andrea Jarach
Titolo: Amici di Israele: la mobilitazione
Il CORREIRE DELLA SERA di lunedì 16 maggio 2005 pubblica una lettera di Andrea Jarach, presidente della Federazione delle associazioni Italia Israele.
Ecco il testo:In merito all'articolo pubblicato sul Corriere dell' 11 maggio circa la situazione creatasi a seguito di numerosi episodi di intolleranza antiebraica nelle università italiane, desidero precisare quanto segue: la mobilitazione delle Associazioni Italia Israele, a seguito dei gravi atti di intolleranza avvenuti, non riguarda in particolare la violazione dei diritti di questa o quella persona ma in generale la violazione dei diritti di libertà di pensiero che stanno alla base della civiltà in cui ci riconosciamo.
In difesa di questi diritti violati sempre più spesso dai nemici di Israele in nome di un malinteso senso di solidarietà per i palestinesi afflitti a loro volta da una dittatura interna ( almeno fino alla scomparsa di Yasser Arafat), ci siamo mobilitati noi amici di Israele per il bene di tutti e non per il solo bene di Israele. L'allarme dovrebbe colpire tutti coloro che hanno a cuore la libertà e la giustizia. I nostri associati sono certo i primi fra questi. In maggioranza esponenti della società civile di ogni angolo d'Italia, gli amici di Israele sono in maggioranza anche non ebrei ma sono persone che riconoscono allo Stato di Israele quei valori che tutti a parole difendono dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale e dei regimi assolutisti.
Nel bellissimo libro di Amos Oz, scrittore israeliano di grande fama, si ricorda come nell'Europa pre Shoah si scrivesse sui muri « ebrei fuori dall'Europa, ebrei in Palestina » . Oggi si deve sentire il contrario nelle Università europee.
Rispetto all'articolo pubblicato dal Corriere vorrei solo precisare che oggi il nostro sentimento non è di paura ma di indignazione. Oggi gli amici di Israele chiedono agli amici della democrazia e della libertà di insorgere e bloccare con la loro solidarietà senza distinguo i tentativi di imporre con la violenza un'idea e di impedire a chiunque di parlare nelle università italiane.
Andrea Jarach presidente della Federazione delle associazioni Italia Israele
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