Se le nazioni rifiutano Israele
riflessioni ispirate dalla vittoria del Maccabi di Tel Aviv nell'Eurolega basket
Testata:
Data: 13/05/2005
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Se le nazioni rifiutano Israele
Rivediamo le nostre nozioni geografiche. Israele è uno stato asiatico? NO!
Israele è uno stato che nessuno vuole: non l' Asia che è islamizzata anche
nella cultura e nello sport ed esclude chi non le è simpatico, non l' Africa
perché oggettivamente non c'entra con Israele dopo che gli ebrei hanno
rifiutato di crearsi una patria in Madagascar come avrebbe voluto qualche
loro "sincero amico", non l'Antartide e l' Australia perché sono
lontane... dunque, rimane solo l'Europa.
L' Europa dalla quale molti ebrei israeliani provengono e dove hanno forti
radici, ma anche l' Europa che per secoli li ha emarginati e massacrati.
L' Europa che è fonte ispiratrice di gran parte del patrimonio culturale e
scientifico degli ebrei israeliani, ma anche l' Europa delle università e
delle associazioni accademiche che li boicotta per carenza di simpatia (non
sono più le vittime sacrificali predeterminate dal destino).
Questa Europa ha accolto Israele anche perché l'ONU, la grande madre di
tutte le nazioni (?), ha voluto che Israele non fosse lo stato che la sua
collocazione geografica imporrebbe, ma quello che deve trovarsi una casa
dopo essere stato dichiarato non gradito da altri.
Dunque, nello sport le squadre israeliane competono con quelle europee nelle
coppe continentali e non possono partecipare ai Giochi Asiatici; nelle
attività culturali ed umanitarie i rappresentanti di Israele si riuniscono
con quelli degli stati europei...
La vittoria del Maccabi Tel Aviv nell'Eurolega di basket, conquistata a
Mosca (altro luogo simbolico, nel sessantesimo anniversario dalla fine della
guerra), è la risposta a quelle esclusioni, ma anche agli insulti antisemiti
di qualche pubblico incivile di casa nostra.