Dall'intifada ai delitti d'"onore"
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Data: 06/05/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Amava un musulmano, il padre la massacra. La Palestina dall'Intifada ai delitti d'
CITY di mercoledì 4 maggio 2005 pubblica, lodevolmente, un articolo sui "delitti d'onore" nella società palestinese.
La conclusione è forse ambigua: si sarebbe dovuto sottolineare chiaramente la distorsione del concetto d'onore che si ritiene "essenziale" difendere, per non suggerire l'idea, che nel contesto palestinese, dove "dove la famiglia patriarcale è il perno sul quale ruotano gli individui" certe pratiche siano meno condannabili che altrove.
Ecco il testo:RAMALLAH (Cisgiordania) - Un palestinese cristiano ha assassinato brutalmente la figlia 22enne perché intenzionata a sposare un giovane musulmano contro il volere della famiglia. E per "ragioni d'onore" un giovane ha strangolato le due sorelle. Nei Territori palestinesi la fine dell'Intifada sembra coincidere con un'inattesa esplosione di violenza nella società.
A Jabal Mukaber, alla periferia sud di Gerusalemme, sono stati arrestati per favoreggiamento anche i genitori del ragazzo che ha strangolato le due sorelle: una terza è sopravvissuta all'aggressione a versa in gravi condizioni in ospedale. L'omicidio di Ramallah ha sconvolto l'intera città e suscitato forti reazioni tra le organizzazioni femminili che da tempo denunciano l'incremento dei delitti d'onore, sanzionato con pene lievi dal codice penale palestinese. Lo scorso marzo una giovane di Tulkarem, struprata dal padre e rimasta incinta, venne assassinata dal fratello per aver reso pubblico l'accaduto. Ad aprile una ragazza di Gaza è stata uccisa da una unità "anti-vizio" del movimento islamico Hamas. L'ultimo episodio si è verificato sabato notte. Secondo il resoconto dell'accaduto fatto dagli abitanti di Ramallah e dai quotidiani locali, la ragazza uccisa, Faten Habbash, da tempo aveva una relazione con un palestinese musulmano e aveva deciso di sposarlo nonostante la forte opposizione del padre. Il padre l'ha prima percossa duramente (è stata ricoverata in ospedale) e una vota rientrata a casa l'ha uccisa con una sbarra di ferro. I palestinesi cristiani, come quelli musulmani, sono contrari ai matrimoni misti e le relazioni amorose tra giovani delle due diverse fedi sono malviste dalla grande maggioranza della società. Durante i funerali di Faten, mentre giovani donne palestinesi denunciavano il ripetersi dei "delitti d'onore" chiedendo l'intervento del governo, altre cercavano di fermarle ritenendo "non appropriato" pubblicizzare questo tipo di omicidi compiuti all'interno delle famiglie. La difesa dell'onore è ritenuta essenziale nella società palestinese, dove la famiglia patriarcale è il perno sul quale ruotano gli individui. (Ansa)
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