Insulti antisemiti contro i giovani del Maccabi
è accaduto a Roma
Testata:
Data: 06/05/2005
Pagina: 1
Autore: Paolo Brogi - Elvira Serra -una lettrice
Titolo: Antisemitismo, attacco ai giovani del Maccabi - Se ci sono offese sospendere anche i match di serie A -lettera
Il CORRIERE DELLA SERA di venerdì 6 maggio 2005 pubblica in prima pagina e a pagina 14 un articolo di Paolo Brogi sugli insulti antisemiti contro la formazione giovanile del Maccabi durante la partita con l'Acilia, a Roma


Ecco l'articolo:

Ragazzini di sedici, diciassette anni che urlano insulti antisemiti contro coetanei, durante una partita di calcio. E' successo ieri sul campo dell'Ostiense dove si giocava la partita del campionato allievi tra Roma Maccabi ( squadra ebraica) e Pro Calcio Acilia.
Era già successo in autunno, all'andata, e ieri si è ripetuto. Insulti pesanti, poi una rissa violenta che ha coinvolto un paio di giocatori per squadra, fermati dai rispettivi team. Finché l'arbitro, a pochi minuti dalla fine, è stato costretto a fischiare lo stop sul risultato dell' 1 1. Secca e sdegnata la reazione dei dirigenti del Maccabi.
« Avevo avvertito sia la Federcalcio sia le forze di polizia che la partita era a rischio ha detto il presidente della squadra, Vittorio Pavoncello . Prima quelli della Pro Calcio Acilia ci hanno chiesto di togliere i nostri striscioni con i caratteri ebraici, poi sono passati a ogni genere di insulto antisemita. In campo i nostri ragazzi sono stati continuamente provocati fino a quando non è scoppiata la scintilla finale. Abbiamo inviato una protesta ufficiale alla Figc e alla Digos affinché questa società venga radiata » .
« Che impressione vedere dei ragazzini di sedici, diciassette anni con gli occhi di fuori che urlano insulti antisemiti... » . La voce di Roberto Di Porto, allenatore del « Maccabi » , una squadra ebraica del campionato allievi di Roma, ha un velo di tristezza. « Urlavano " ebrei di m..." verso i tifosi della nostra squadra. Dal campo erano proprio i giocatori avversari a inveire contro la stella di David raffigurata sugli striscioni: " Togliete quei simboli di m...", ecco cosa sbraitavano, finché non ne è nata una rissa » racconta l'allenatore della squadra ebraica. A quel punto l'arbitro ha sospeso la partita. LE FRASI — Sul campo dell'Ostiense ieri pomeriggio, nel popolare quartiere Marconi della capitale, si giocava Maccabi Pro Calcio Acilia per il girone allievi, il match di ritorno di un campionato riservato alle annate 1988 1989. Frasi antisemite, pesanti ingiurie, infine la rissa in campo tra un paio di giocatori per squadra subito sedata dai rispettivi team finché l'arbitro, a circa quindici minuti dalla fine, non è stato costretto a fischiare lo stop anticipato sull' 1 1. IL PRECEDENTE — Protagonista in negativo una squadra della periferia romana, la Pro Calcio Acilia, e nel suo mirino ancora una volta la squadra ebraica del Maccabi che come era già successo all'altra squadra ebraica romana, l' « Haganah » , è stata bersaglio di feroce antisemitismo. All'andata, in autunno, i tifosi del Pro Calcio Acilia, quasi tutti più o meno coetanei dei giocatori in campo, avevano accolto la squadra ebraica inalberando vessilli con spade e croci celtiche oltre che con cori inneggianti al « duce » . LA RISSA — Ieri sul campo dell'Ostiense sono stati gli stessi giocatori dell'Acilia ad attaccare con frasi ingiuriose i tifosi della squadra di casa. Le provocazioni si sono ripetute numerose finché la situazione non è degenerata. « Non è la prima volta che ci attaccano così — spiega l'allenatore — . Maccabi con la sua maglia blu e la croce di David ha giocato in varie categorie, è presente da una trentina di anni nei gironi romani, esiste anche a Milano, Torino e Firenze. Ma purtroppo è anche un bersaglio dell'antisemitismo » . LA REAZIONE — Secca la reazione del presidente del Maccabi.
« Avevo avvertito sia la Federcalcio che le forze di polizia che la partita era a rischio — ha spiegato Vittorio Pavoncello — .
Prima quelli della Pro Calcio Acilia ci hanno chiesto di togliere i nostri striscioni con i caratteri ebraici, poi sono passati agli insulti. In campo i nostri ragazzi sono stati continuamente provocati fino a quando poi non è scoppiata la scintilla finale. Abbiamo inviato una protesta ufficiale alla Figc e alla Digos affinché questa società venga radiata » . 7 marzo 1979 Tifosi della squadra di basket di Varese, Emerson, accolgono gli israeliani del Maccabi Tel Aviv con croci e slogan inneggianti al genocidio nazista nella partita di Coppa dei Campioni.
Apagina 14 l'intervista di Elvira Serra a Yasha Reibman, portavoce della Comunità ebraica di Milano.


Ecco l'articolo:

Yasha Reibman, portavoce della comunità ebraica di Milano, risponde dall'ospedale. È medico psichiatra, sta facendo il turno di guardia: ha trascorso in corsia il giorno del ricordo delle vittime dell'Olocausto. Le sembrano casuali la rissa e i cori antisemiti in una giornata così particolare? « Non so quanti di quei ragazzini avessero guardato la tivù e sapessero che oggi si commemorava la Shoah.
Però si tratta di tifosi recidivi, e questo è un campanello di allarme » . Che lettura ne dà? « Questi episodi non sono frequentissimi, ma sono sempre troppi e sono la punta dell'iceberg di un antisemitismo che continua a esistere in Italia. Foraggiato da frange estremiste di destra e di sinistra » . Colpisce che le tifoserie sostenessero squadre di « allievi provinciali » , giocatori di 16 anni. « Sì, ed è la ragione per cui non dovremmo dare troppo peso alla cosa per evitare che abbia un'eco eccessiva. Tuttavia ritengo che lo sport, e il calcio in particolare, abbia una grossissima responsabilità nel condizionare i comportamenti dei tifosi » . Le viene in mente un antidoto? « Sono interista e continuo a sentire allo stadio cori sui " milanisti ebrei".
Mai una partita è stata sospesa per questo. Forse bisognerebbe cominciare a farlo » .
Sull'episodio, pubblichiamo infine le riflessioni di una lettrice di Informazione Corretta:
Episodio di razzismo a Roma, contro i giovani del Maccabi. Vi chiedo
scusa, in quanto italiana, per l'ennesima, ignobile, schifosa
manifestazione di stupida crudeltà. Lunedì parto per un viaggio in
Israele. Con che cuore potrò resistere fino in fondo allo Yad Va Shem ,
sapendo che il mondo non è migliorato gran che?
Parto con un gruppo parrocchiale: una donna si è stupita che il
sacerdote chiedesse di portare una Bibbia. "Quel che importa sono i 4
vangeli, che c'entra la Bibbia?" Il sacerdote ha risposto "E' per i
Salmi." MA SI PUO' ???????????????????????????
Mi riprometto di affrontare il discorso in viaggio, perché mi è restato
proprio sullo stomaco.
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