Il terrorista ucciso era il responsabile di una strage: l'informazione sparisce
dai siti internet dei due quotidiani
Testata:
Data: 02/05/2005
Pagina: 1
Autore: le redazioni
Titolo: Scontri in Cisgiordania, due morti - Scontro a fuoco in Cisgiordania
Due articoli pubblicati sulle edizioni on-line del CORREIRE DELLA SERA e di REPUBBLICA, relativi a un attacco sferrato dalla Jihad islamica contro le truppe israeliane, nel quale sono morti un soldato e un terrorista.
Le affermazioni dagli israeliani vanno sempre messe in dubbio. Da qui l’uso del condizionale: l’attacco "sarebbe stato sferrato dalla Jihad islamica", "il palestinese ucciso sarebbe un attivista del movimento radicale della Jihad islamica" (nel sottotitolo addirittura si parla di "un palestinese" ucciso, uno qualsiasi).
In realtà, il palestinese ucciso, non solo era un terrorista della Jihad islamica ma addirittura il responsabile dell’ultimo attentato suicida a Tel Aviv:
"A'ani, 38, was one of the most senior Islamic Jihad operatives in the Tulkarm area. He was responsible for planning the February 25 bombing at the Stage nightclub in Tel Aviv that killed five Israelis". (JERUSALEM POST)
(A'ani, 38 anni, era uno dei più anziani operativi della Jihad islamica nell'area di Tulkarm. Era responsabile dell'organizzazione dell'attentato dinamitardo del 25 febbraio al nightclub "Stage" (palcoscenico) che uccise 5 israeliani)
http://www.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1115000574498
Questo "piccolo" particolare è però sfuggito all’autore del pezzo.
Da notare, inoltre, la serie di eufemismi che Corriere.it utilizza per non scrivere terroristi: "palestinesi ricercati", "guerriglieri", "ribelli", "attivista del movimento radicale della Jihad islamica".
Ancora una volta, poi, si scrive Tel Aviv in luogo di Gerusalemme, la capitale di Israele.
Il pezzo completo: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/05_Maggio/02/scontri.shtmlGERUSALEMME - Un palestinese e un soldato israeliano sono stati uccisi in uno scontro a fuoco nel villaggio di Saida, non lontano da Tulkarem, nella zona settentrionale della Cisgiordania. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane.
Un'unità dell'esercito israeliano supportata da elicotteri in volo era penetrata nel villaggio per arrestare alcuni palestinesi ricercati. I soldati sono però stati presi di mira da alcuni guerriglieri che hanno iniziato a sparare al loro arrivo. I militari hanno risposto al fuoco uccidendo uno dei ribelli e ferendone un altro.
Secondo la Radio Israele, il palestinese ucciso sarebbe un attivista del movimento radicale della Jihad islamica. L'uccisione del militare israeliano è invece stata annunciata dall'emittente del Qatar, Al Jazira.
A seguito della sparatoria le truppe di Tel Aviv hanno imposto il coprifuoco in tutta l'area di Saida, una delle tre cittadine passate sotto il controllo dell'autorità palestinese in base a una tregua dichiarata in febbraio.
Per Repubblica.it, invece, il palestinese (terrorista) ucciso è "forse appartenente alla Jihad islamica", e ancora: "uno dei presunti terroristi". Solo ipotesi rilanciate dalla radio militare israeliana: "Secondo la radio militare, il palestinese ucciso sarebbe un attivista del movimento radicale della Jihad islamica". Anche in questo caso sfugge (?) il particolare del coinvolgimento del terrorista nella strage di Tel Aviv (cosa per altro riportata da tutti i principali quotidiani on-line israeliani).
Di seguito, l’articolo: http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/moriente14/soldatiuccisi/soldatiuccisi.htmlGERUSALEMME - Un palestinese, forse appartenente alla Jihad islamica, e un soldato israeliano sono stati uccisi in uno scontro a fuoco nel villaggio di Saida, nella zona settentrionale della Cisgiordania. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane ed Al Jazeera.
Un'unità dell'esercito israeliano è penetrata nel villaggio per arrestare alcuni palestinesi ricercati. I soldati, presi di mira dagli spari, hanno risposto al fuoco uccidendo uno dei presunti terroristi e ferendone un altro. Secondo la radio militare, il palestinese ucciso sarebbe un attivista del movimento radicale della Jihad islamica. L'esercito ha imposto il coprifuoco a Saïda.
Intanto il ministro israeliano per gli Affari della Diaspora, l'ex dissidente sovietico Nathan Sharansky, ha presentato oggi le dimissioni per protestare contro il ritiro da Gaza previsto per la prossima estate.
Lo ha reso noto Radio Israele, precisando che il premier Ariel Sharon ha espresso il proprio rammarico per la decisione del suo ministro. Tutti e 21 gli insediamenti israeliani della striscia di Gaza e altri quattro in Cisgiordania verranno evacuati a fine luglio-metà agosto, secondo il piano messo a punto dal governo Sharon.
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