Omicidio islamista a Gaza
una cronaca corretta
Testata:
Data: 13/04/2005
Pagina: 15
Autore: Davide Frattini
Titolo: Gaza, ragazza uccisa: « Non era sposata »
Il CORRIERE DELLA SERA di mercoledì 13 aprile 2005 pubblica una cronaca di Davide Frattini sull'omicidio a Gaza da parte di Hamas di un ragazza "colpevole" di una passeggiata.
Ecco il testo:

Potrebbero essere Romeo e Giulietta, ma Ziad e Yusra non vengono da famiglie ricche e potenti. Potrebbero essere Romeo e Giulietta, ma Ziad è ancora vivo e Yusra è morta. Potrebbero essere Romeo e Giulietta, ma Ziad e Yusra si erano sposati davanti alle loro famiglie. Questo i loro aggressori non lo sapevano.
Quel che sanno, quando decidono l'agguato, è che Yusra è un'attivista di Hamas — ha studiato all'università islamica di Gaza — e Ziad appartiene al Fatah. Quello che sanno è che non vogliono vedere una delle loro donne sul lungomare con un uomo della fazione avversaria.
« Abbiamo lasciato la spiaggia — racconta Rami Zarandah, 23 anni, fratello di Ziad — e siamo partiti in macchina per tornare a casa. Mi sono accorto che qualcuno ci stava seguendo. Dopo pochi metri una macchina ci ha affiancato. Hanno sparato contro di noi » . Yusra Al Hazami, 20 anni, viene colpita, Rami ( 23) e Ziad ( 24), trascinati fuori e picchiati con i bastoni dai cinque uomini. Magdalene, 17, sorella di Yusra, è l'unica che fugge.
La polizia riesce ad arrestare tre degli aggressori.
Yusra è stata seppellita sabato.
L'avrebbero ricordata come la vittima di un tragico tentativo di rapina, se ieri Hamas non avesse ammesso che la banda era formata da suoi militanti ( « ora sono stati espulsi » ) , che la ragazza era stata uccisa per un « errore » e che il movimento era pronto a indennizzare la famiglia. E se il Jerusalem Post non avesse rivelato che a Gaza si muovono squadracce fondamen taliste per imporre la legge islamica e una rigida separazione dei sessi. La colpa di Ziad e Yusra — secondo questa ricostruzione — sarebbe stata quella di tenersi per mano senza essere sposati. « Ma erano marito e moglie — dicono dalle famiglie — . Il 23 marzo avevano firmato i documenti davanti a uno sceicco, era tutto a posto.
Avremmo celebrato la grande festa di matrimonio il 13 agosto » .
Hamas ha smentito l'esistenza di gruppi che vogliono imporre la sharia . « E' vero che l'agguato a Yusra — spiega il portavoce Mushir Masri — era stato organizzato perché la ragaz za aveva un comportamento immorale. I colpi sono partiti per errore. Volevano solo punirla, non ucciderla. Gli aggressori sono attivisti di Hamas e devono essere condannati secondo la legge islamica. Le norme dell'Autorità non ci bastano: permettono l'adulterio e di bere il vino. Questi crimini si stanno diffondendo sempre di più » .
Alla fine di marzo, Amnesty International aveva lanciato un appello all'Autorità di Ramallah perché intervenisse contro i delitti d'onore. Una battaglia condotta anche dai gruppi palestinesi per i diritti delle donne.
Che in questi giorni sono impegnati in una sfida con il laico Fatah: il Parlamento sta approvando la nuova legge elettorale e in prima lettura sono state cancellate le quote protette per le donne, volute da Arafat nel 1996. Il quotidiano israeliano Haaretz ha titolato: « L'eredità femminista di Yasser » . ( Said Ghazali ha collaborato da Gaza)
Sull'"eredità femminista di Yasser" ci sia lecito avanzare qualche dubbio. Per esempio, che cosa aveva fatto Arafat per contrastare la paga dei delitti d'onore denunciata da Amnesty? E ancora: era femminismo anche la campagna dell'Autorità nazionale palestinese (che prosegue tuttora nei media governativi, come denunciato da Itamar Marcus su Palestinian Media Watch) per convincere le madri dei terroristi suicidi a gioire per la morte dei loro figli?
Più in generale vale per Arafat un'osservazione che può essere fatta per tutte le norme in apparenza socialmente progressiste varate da dittatori: sotto il loro dominio le libertà fondamentali sono cancellate e i vantaggi concessi a questo o a quel gruppo non valgono a restituire ai suoi membri i diritti negati a tutti.

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