Giuliana Sgrena ringrazia i terroristi che l'hanno sequestrata e minacciata di morte
quando l'ideologia cancella la distinzione tra il bene e il male
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Data: 07/03/2005
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Giuliana Sgrena ringrazia i terroristi
La liberazione di Giuliana Sgrena fa discutere tutta l’Italia perche’ portarla via dall’Iraq e’ costato una vita . La vita di Nicola Calipari, agente del SISMI, che sicuramente aveva ancora voglia di vivere.

Devo ammettere che mi da molto fastidio sentir parlare della Sgrena, ormai non esiste piu’ programma TV che non abbia collegamenti col Celio o col Manifesto, e via col polpettone e con frasi stomachevoli del tipo ‘ti vogliamo bene Giuliana".

Ti vogliamo bene? Era la’ per sua scelta, nessuno l’aveva obbligata e doveva subire con dignita’ le conseguenze di questa decisione invece di piagnucolare di salvarla e di farci assistere a dichiarazioni fumettistiche del suo compagno " Io ti salvero’, Giuliana". Primo piano degli occhi cerulei di Pier che, una volta salvata ma non certo da lui, non gli par vero di poter sparare a zero contro l’America naturalmente senza sapere, lui da Roma, come sono andate le cose.



Non si sarebbero mai aspettati, I compagni del Manifesto, una simile opportunita’ di sputtanamento dell’odiato cow boy e quello che e’ purtroppo successo all’aeroporto di Bagdad ha scatenato tutta la dialettica comunista contro l’America.



Ho sentito e letto le cose piu’ becere , ho visto segretari di partito urlare colla bava alla bocca sputacchiando tutto intorno stile Arafat, ho visto I soliti e noiosi buonisti piagnucolare e pronunciare frasi banali e stupide sulla morte del povero Calipari.

Ma tutto questo mi interessa relativamente, e’ il loro odio di sempre.

La cosa che piu’ mi ha disgustata e’ stata l’immagine della Sgrena , vestita di nero e seduta davanti a un bel cesto di frutta che esprimeva gratitudine ai suoi rapitori.



"Ringrazio I miei rapitori perche’ sono stata trattata bene".



Eh no, Giuliana Sgrena, questa frase te la potevi risparmiare primo perche’ l’avevano gia’ detta le due Simone provocando a molti conati di disgusto e soprattutto perche’ siamo al limite della decenza, anzi l’abbiamo gia’ superata e di tanto, siamo gia’ entrati nell’indecenza!

Non si ringraziano dei terroristi, Giuliana Sgrena.

Non si ringraziano delle belve, non si deve e non si puo’. E’ vietato! Capito?



Pare che ormai qui tutti abbiamo perso la bussola, non abbiamo piu’ limiti, non sappiamo piu’ quale e’ la differenza tra il bene e il male. A forza di vedere teste mozzate, gole tagliate, persone chiuse in gabbie per cani e poi rantolanti nel proprio sangue non riusciamo piu’ a capire che stiamo vivendo l’inferno , che quella gentaglia che sgozza e decapita ci ha portati fuori dalla realta’nel loro mondo demoniaco , schifoso, sporco di odio e di sangue.

Ci siamo tanto abituati a questo maledetto inferno che degli incoscienti arrivano a ringraziare I propri rapitori per non essere stati sgozzati e non aver subito violenza.

Si rende conto del pessimo gusto e della crudelta’ di quella frase, signora Sgrena? E’ stato come sputare sulle vittime, quelle vere, quelle ammazzate dalle stesse persone tanto gentili con lei?

"Sono stata trattata bene".

Vergogna!

Un rapimento non e’ violenza? Tenere una persona prigioniera non e’ toglierle la dignita’ di essere umano e la liberta’ di parlare e di farsi sentire? Rapire non e’ violare il diritto di ogni persona di vivere?

Secondo lei , Sgrena, un rapimento significa trattar bene?

E allora perche’ piangeva colle mani giunte invocando di salvarla? Se piangeva significa che aveva paura e spaventare a morte una persona significa trattar bene?

Rapitore , non mi hai sgozzata, non mi hai stuprata, non mi hai decapitata e allora io ti dico "Grazie".

Questa e’ follia , pura follia, e’ aver perso ogni rapporto col pudore e con la realta’ della vita che non e’ terrorismo, che deve combattere il terrorismo, che non deve e non puo’dare a quelle belve l’opportunita’ di trattare per vite innocenti. Con I terroristi non si tratta e soprattutto non li si ringrazia se si resta vivi grazie a un governo che paga, non si deve farlo per una sorta di delicatezza verso le persone meno fortunate che adesso sono sotto un metro di terra.



Signora Sgrena, sono contenta che ne sia uscita viva ma sono indignata, scandalizzata e convolta per come ne e’ uscita.

Non certo con onore.