Un attentatore onorato: la vecchia musica, suonata da nuovi orchestrali
i media palestinesi esaltano l'autore della strage di Tel Aviv. L'analisi di Federico Steinhaus
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Data: 04/03/2005
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Un attentatore onorato: la vecchia musica, suonata da nuovi orchestrali
Per un certo verso sembra di essere tornati ai tempi di Arafat. Abu Mazen,
il suo successore, ed i più stretti collaboratori del presidente palestinese
si sono difatti limitati a criticare l' attentato suicida commesso contro i
givani isaeliani che avevano ceduto con imprudenza al desiderio di
trascorrere una serata di svago, in quanto, come essi hanno dichiarato, la
Jihad Islamica ha sbagliato i tempi ed in tal modo ha danneggiato la causa
palestinese.Con quell' attentato essa ha violato la tregua concordata a
Sharm el Sheikh: null'altro.
Anche i media palestinesi, dalla televisione di stato ai massimi organi di
stampa, si è schierata su una linea comune: l' attentatore era uno shahid,
un martire di Allah che aveva immolato la propria vita per santificare il
Profeta ed essere assunto in Paradiso con i massimi onori. Fotografie in
prima pagina del "martire" e di sua madre hanno accompagnato questo luttuoso
ricordo. Al-Hayat Al-Jadida, l'organo di stampa di regime, il 27 febbraio ha
titolato sotto la fotografia del terrorista "L'esecutore dell'operazione di
Tel Aviv, lo shahid Abdallah Badran", e la didascalia sotto la grande
fotografia di sua madre diceva "La madre dello shahid". Al-Ayyam ed Al-Quds
hanno scritto della "famiglia dello shahid" e dell'arresto "di due fratelli
dello shahid", oltre che di "una tenda di cordoglio(eretta secondo la
tradizione) in memoria dello shahid". Al-Ayyam ha anche scritto di lui come
di un Istish-hadi, uno shahid che attivamente cerca la morte per onorare
Allah.