Dal sito IL VELINO riprendiamo la notizia di un articolo di Antonio Tabucchi, pubblicato da REPUBBLICA TOSCANA, nel quale il noto scrittore difende l'aggressione ad Ehud Gol all'Università di Firenze e ne attribuisce la responsabilità allo stesso diplomatico israeliano.
Ecco l'articolo:Roma, 28 FEB (Velino) - Ci risiamo, dopo il consigliere Cohen a Pisa l'ambasciatore Gol a Firenze. A Ehud Gol, rappresentante dello stato d'Israele in Italia, non e' bastato prendersi del "fascista", del "terrorista israeliano", in un'aula universitaria italiana da uno sciame di cosiddetti "antagonisti" che inneggiavano a "Palestina libera Palestina
rossa". Non e' bastato perche' adesso, come sempre accade quando si manifesta un'antisraelismo che nasconde antisemitismo viscerale, gli si e' riversata contro una fiumana di recriminazioni e silenzi di intellettuali e opinionisti, che non ci stanno proprio a dire semplicemente agli studenti fiorentini che l'hanno attaccato: "Ora basta, non sapete quello che dite". Ieri, sulla prima pagina di Repubblica Toscana, lo scrittore Antonio Tabucchi spiegava infatti a Gol un po' di cose. Queste in breve: Gol dovrebbe sapere quanto democratica e anti-antisemita e' la Toscana; Gol non e' un libero opinionista, ma l'araldo in Italia del suo stato; e che stato, di un premier, Ariel Sharon, scrive disinformato e quasi surreale Tabucchi, che se mettesse piede in Italia verrebbe arrestato per volere dell'Onu; Gol farebbe bene a frequentare meno le universita', se lo fa sia consapevole che e' protagonista di un "comizio", non di una conferenza; Gol non sa che "da chi dava la caccia agli ebrei discendono in linea diretta o riveduta alcuni ministri attuali che vengono in Israele". (
Mentre il Riformista ed Europa ignoravano la vicenda, sul Corriere della Sera Francesco "Pancho" Pardi dichiarava, godendo da parte dei titolasti di un'enfasi eccessiva per le sue parole non prive di ambiguita', di poter "capire", ma non "condividere" la contestazione. Pardi negava anche che l'antisemitismo avesse a che fare con l'intolleranza di Firenze: "I dirigenti israeliani dovrebbero rendersi conto che il modo in cui sono trattati i palestinesi difficilmente stimola indulgenza tra i giovani". Il portavoce della comunita' ebraica di Milano, Yasha Reibman, gli ha risposto che "siamo preoccupati per il reiterarsi di questi episodi di intolleranze, che dovrebbero ancor piu' allarmare coloro i quali hanno contribuito, in questi anni, a creare un clima di odio nei confronti della democrazia israeliana". Tabucchi scrive che le universita' italiane servono a una cosa: studiare. E che Gol non e' il benvenuto e che se questo e' accaduto e' anche colpa sua, anzi, soprattutto colpa sua. Verrebbe da ricordargli che se c'e' un posto in cui gli studenti studiano, uno dei pochi, e' proprio in Israele. Quando escono o vanno a rischiare la vita fuori da una discoteca nel lungomare di Tel Aviv, oppure difendono il loro paese in un esercito, "fascista" per i contestatori fiorentini e i suoi incensori della carta stampata, che ha assicurato solo la sopravvivenza allo stato ebraico per piu' di cinquant'anni. Ma Liberazione chiama l'aggressione di Firenze "dissenso dei giovani". Non in un solo collettivo di quei "giovani" fiorentini sara' uscita una parola contro Abdullah Badran, il kamikaze palestinese che due giorni fa ha lasciato a terra quattro giovani israeliani. E chi di loro sapra' che quei marciapiedi sono stati macchiati di sangue israeliano altre due volte, gli stessi marciapiedi, prima contro il locale Mike's Place, poi contro il Dolphinarium, la strage terribile dei "russi" dimenticata troppo velocemente? (g.m.)
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