Intolleranza anti-israeliana: l'appello di Shai Cohen alla Regione toscana e la denuncia dell'ostilità del mondo accademico da parte dell'organizzatore della conferenza di Ehud Gol a Firenze
due articoli segnalati da "Notizie su Israele"
Testata:
Data: 25/02/2005
Pagina: 1
Autore: Aldo Torchiaro - un giornalista
Titolo: Per gli israeliani la Toscana è sempre off-limits. Shai Coen: "Ora deve intervenire la Regione" - Firenze, dopo le offese a Gol annullato l’incontro con l’Anp
Riprendiamo dalla newsletter "Notizie su Israele", del sito ilvangelo.org, sempre aggiornata e interessante, due articoli.
Da L'OPINIONE del 25 febbraio 2005 l'intervista di Aldo Torchiaro a Shai Cohen, "Per gli israeliani la Toscana è sempre off-limits. Shai Coen: "Ora deve intervenire la Regione"":

E così, urla dopo urla, e col sostegno di qualche spintone umanitario, l’università di Firenze, 67 anni dopo l’emanazione delle leggi razziali, ripete il rito dell’espulsione degli ebrei. L’ambasciatore di Israele, Ehud Gol, ha tentato di prendere la parola in una conferenza ed è stato aggredito da trenta dimostranti del "collettivo di sinistra" universitario. Intervento della digos, scuse del rettore, qualche comunicato di solidarietà, un po’ tardivo. Ma in Toscana, volendo tirare le somme, siamo al terzo episodio antisraeliano in tre anni. Culla della civiltà, scrigno dei tesori, patria della lingua italiana? Forse una volta. Oggi è il terreno della disfatta democratica, dell’illiberalità e del pregiudizio. Shai Cohen, primo consigliere dell’ambasciata di Israele in Italia, ripercorre gli ultimi eventi e lancia, dalle colonne de L’opinione, un appello urgente al presidente della regione Toscana, Claudio Martini. Il cui silenzio sulla questione si fa imbarazzante.

L’ambasciata israeliana è di nuovo vittima di un’aggressione. Di cosa si tratta, a suo avviso? Antisemitismo?
Non so se si può parlare solo di antisemitismo, nei casi dell’aggressione da me subita mesi fa a Pisa e ieri da Gol a Firenze. Impressiona l’ignoranza di questi ragazzi su tutto ciò che riguarda il conflitto israelo-palestinese. E’ questa ignoranza il motivo di fondo che alimenta il nuovo antisemitismo.

Che viene spesso vissuto da chi viene identificato come il nemico satanico. Cioè gli israeliani.
Sì, anche qui in Italia esiste un nuovo antisemitismo che viene vissuto sulla pelle dei rappresentanti di Israele, perché vengono identificati come ebrei e come amici dell’America. Due eresie che qualcuno non riesce a tollerare. E’ il combinato disposto di odio antiebraico e no global, è il movimento antioccidentale in generale che si muove dietro a questa paventata solidarietà con i palestinesi. E’ un odio combinato, che si autoalimenta a prescindere da ciò che accade in Medio Oriente.

Perché dice che "prescinde" dalla realtà?
Perché paradossalmente oggi si respira un clima diverso con i palestinesi, più disteso e costruttivo. Dalla morte di Arafat le cose stanno cambiando, in Medio Oriente. Mentre in Italia no. Qui gli estremisti rimangono tali e quali a prima. L’odio rimane lo stesso. Sa come finirà? Firmeremo la pace con l’Anp, ma rimarremo bersaglio dell’estrema sinistra italiana.

Che cosa la preoccupa di più?
Le dirò che cosa mi amareggia di più. E’ proprio questa sensazione di distacco dalla realtà che vedo in molti giovani. Vivono di informazioni scorrette, di pregiudizi veri e proprio, di miti insensati e di gravi lacune nelle notizie che conoscono. Mi preoccupa la lentezza che dimostrano i giovani nel percepire i cambiamenti in atto, è una cosa triste vedere persone dinamiche che scelgono di rimanere ferme.

Dopo la contestazione da lei subita a Pisa, che cosa hanno replicato le autorità?
Mi ha scritto una lettera il Rettore, una lettera di circostanza. Mentre i contestatori hanno pubblicato un documento in cui ribadiscono che Israele non ha alcun diritto ad esistere. Utilizzano la retorica e le parole dei fascisti durante il ventennio. Non si vogliono definire antisemiti ma sono contrari al fatto che il popolo ebraico abbia un suo stato nazionale.

Una contraddizione curiosa...
Anche ieri alcuni di questi contestatori hanno premesso di aver partecipato alla giornata della Memoria del 27 gennaio. Io dico loro: "Come fate ad essere in favore della memoria ma contrari al futuro? E’ facile schierarsi con gli ebrei che sono morti, ma sempre più difficile identificarsi con gli ebrei vivi, quelli che combattono oggi per la loro vita.

Quale appello rivolge alle autorità della regione Toscana?
Noi siamo in attesa di una attività da parte delle autorità della regione Toscana. Noi rivolgiamo un appello al presidente della regione Toscana perché vanno incentivati i rapporti con lo Stato di Israele. Per noi la regione Toscana non è una regione totalmente ostile, ma è una regione in cui si trovano gruppi estremisti in cui la vita degli israeliani può diventare difficile.
Dal CORRIERE DELLA SERA il trafiletto "Firenze, dopo le offese a Gol annullato l’incontro con l’Anp"
FIRENZE - Dopo la contestazione nei confronti dell’ambasciatore di Israele Ehul Gol salterà il previsto incontro con il delegato dell’Autorità Nazionale Palestinese all’Università di Firenze. Lo ha annunciato il professor Stefano Mannoni, ordinario alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze, collaboratore del Foglio e organizzatore degli incontri sul tema «Prospettive di pace in Medio Oriente». «Il professor Mannoni - si legge in una nota - alla luce dei gravi incidenti occorsi durante la visita dell’ambasciatore Gol rinuncia con vivo dispiacere ad assumersi la responsabilità di proseguire le iniziative già previste». Mannoni, pur apprezzando il comportamento del Rettore dell’Università e del preside della facoltà di Giurisprudenza, deplora «la freddezza, se non ostilità, di buona parte del corpo accademico».
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