Una notizia data a metà e una foto tendenziosa sulla barriera difensiva
sui due quotidiani gratuiti
Testata:
Data: 22/02/2005
Pagina: 2
Autore: la redazione
Titolo: Gaza, Israele approva il ritiro - Il governo israeiano approva il ritiro da Gaza e dalla Cisgiordania
A pag. 2 di LEGGO di lunedì 21 febbraio 2005 la redazione firma un trafiletto dal titolo: "Gaza, Israele approva il ritiro"
Se il titolo è giusto, l'articolino è una mezza notizia. Sicuramente è a causa dell'esigenza di sintesi (Leggo è un giornale gratuito che fornisce le notizie principali in poche righe, stile flash), ma è comunque scorretto si può scrivere che "la barriera di separazione ingloberà il 7% della Cisgiordania e 10 mila palestinesi", omettendo invece la notizia dello spostamento a favore dei palestinesi stessi e causando maggiori rischi attentati per la popolazione civile israeliana.

GERUSALEMME - Il governo israeliano ha approvato ieri il ritiro degli insediamenti dalla Striscia di Gaza e dal nord della Cisgiordania. Lo sgombero dei coloni inizierà il 20 luglio, sarà attuato in 4 fasi che dovranno essere approvate dal governo. E' stato inoltre stabilito il nuovo tracciato della barriera di separazione. Ingloberà il 7% della Cisgiordania e 10 mila palestinesi.
A pag. 8 di CITY invece, è presente un articolo un po' più ampio, dal titolo: "Il governo israeiano approva il ritiro da Gaza e dalla Cisgiordania" ma corredato da una foto di un bambino che corre lungo il "muro" (ricordiamo che questo è soltato l'8% di tutta la barriera difensiva), ripreso naturalmente dal basso (si intravede unanstriscia di terreno), in modo da farlo sembrare più alto.
GERUSALEMME - Il governo israeliano ha dato ieri il suo assenso al piano d disimpegno da 21 insediamenti nella Striscia di Gaza e di altri quattro nel nord di Gaza e di altri quattro nel nord della Cisgiordania, abitati da circa ottomila coloni. La decisione è passata col voto favorevole di 17 ministri e quello contrario di 5: i ministri Binyamin Netanyahu (Finanze), Israel Katz (Agricoltura), Nathan Sharansky (Affari della Diaspora), Dani Naveh (Sanità) e Tzahi Hanegbi (Senza portafoglio). "Questo non è un giorno facile e non è un giorno lieto", ha detto il premier Ariel Sharon, aprendo la seduta del governo. "E' un processo molto difficile per gli abitanti, per Israele e per me. Ma è essenziale per il futuro di Israele", ha aggiunto. "Non avrei mai pensato che un giorno avrei alzato la mano a favore dell'abbandono di insediamenti". Il ritiro comincerà tra cinque mesi e sarà attuato a gruppi di insediamenti in quattro fasi, per ciascuna delle quali il governo dovrà dare la sua approvazione. Dopo il 20 luglio per i cittadini israeliani sarà illegale la permanenza nella Striscia. Verrà modificato anche il tracciato della barriera di separazione che Israele sta costruendo in Cisgiordania e che sarà molto più vicino alla linea verde, il vecchio confine antecedente al conflitto del 1967 (nella foto Reuters, un bambino palestinese vicino al muro a Gerusalemme Est). Ma la nuova barriera ingloberà comunque circa il 7% della Cisgiordania e 10mila palestinesi. (Ansa)
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