Chiesa cattolica, ebrei e antisemitismo: guardare al futuro, senza dimenticare o contraffare il passato
un impressionante documento del 1933
Testata:
Data: 28/01/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Chiesa cattolica, ebrei e antisemitismo: guardare al futuro, senza dimenticare o contraffare il passato
Dalla newsletter di Gerush 92, Comitato contro l’antisemitismo cristiano, laico, islamico, di destra, di sinistra, riportiamo un ducumento impressionante.


30 giugno 1933

"Finchè Hitler non dichiarerà la guerra alla Santa Sede o alla gerarchia cattolica in Germania,

1. la Santa sede e la gerarchia cattolica in Germania si astengano dal condannare il partito hitleriano

2. se Hitler vuole lo scioglimento del Centro cattolico, come partito politico, si obbedisca senza far rumore

3. i cattolici siano liberi di aderire al partito hitleriano, come i cittadini d’Italia sono liberi d’aderire al partito fascista

4. i cattolici di Germania sono egualmente liberi di non aderire al partito hitleriano sempre però entro i limiti della legge, come lo sono i cattolici d’Italia relativamente al partito fascista. Io ritengo che il partito di Hitler risponda al sentimento nazionale della Germania: quindi si deve assolutamente evitare una lotta politico-religiosa in Germania a causa dell’hitlerismo, specialmente mentre è alla Segreteria di Stato l’Em. cardinale Pacelli.

Cardinale Pietro Gasparri."
Per fortuna, la Chiesa è cambiata. Quale differenza tra queste parole del 1933 e quelle pronunciate da Giovanni Paolo II nel suo discorso in occasione del Giorno della Memoria! (vedi "Il terrorismo islamista è l'erede del nazismo, Informazione Corretta 28-01-05).
Il riconoscimento del cambiamento non può però portare all'oblio del passato, proprio perchè è la memoria storica a preservare dal ripetersi dei propri errori.