In un articolo di Corriere.it che parla dell'avvio di nuove trattative tra Israele e Anp, si legge:


UCCISA BAMBINA PALESTINESE - A fianco delle notizie positive la cronaca registra però nuova violenza. Nel campo profughi di Dir El Balah, nel centro della Striscia di Gaza: una bambina palestinese, di tre anni, è stata uccisa dagli spari di soldati israeliani. La notiziaè stata data dalla radio Voce della Palestina.
Quattro altre persone sono rimaste ferite. Fonti militari israeliane hanno riferito che soldati a un posto di guardia presso l'insediamento di Gush Katif hanno aperto il fuoco dopo aver visto due figure che stavano apparentemente lanciando un colpo di mortaio o un razzo Qassam dal campo di Dir el Balah.
La morte della bambina avviene dopo giorni di relativa calma nella Striscia di Gaza, dove è iniziato il dispiegamento di poliziotti palestinesi per impedire attacchi anti israeliani.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/01_Gennaio/26/israele.shtml
Stesso discorso per Repubblica.it che inoltre mente quando riferisce "riprendono i contatti politici tra Israele e l'Autorità palestinese interrotti dal 14 gennaio scorso dopo un agguato a Gaza che aveva fatto sei vittime tra i soldati di Gerusalemme". Falso, le vittime erano tutte civili, e tra queste due camionisti arabo-israeliani.


(...) arriva anche la notizia della morte di una bimba di 3 anni uccisa dai soldati israeliani a Deir el Balah, nella striscia di Gaza. La piccola si chiamava Bahma Abu Shmas. Era davanti a casa quando è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco.

http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/esteri/moriente13/collripr/collripr.html
Da Ha'aretz (news)
"Report: Palestinian girl, 6, killed in Gaza was killed by Qassam rocket fragments, not IDF fire (Israel Radio)"

C'è da dire che anche Ha'aretz, nell'articolo dedicato agli stessi avvenimenti, parla di una bambina che, secondo fonti palestinesi, sarebbe stata uccisa dall'IDF. Ma nelle news, come sopra riportato, corregge quanto riferito in precedenza. Faranno lo stesso anche i mezzi d'informazione italiani, sempre pronti a dare ampio credito alle "fonti palestinesi"?

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