Libertà di odiare e di mentire
una difesa ipocrita e ingannevole della televisione antisemita Al Manar
Testata:
Data: 05/01/2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Libertà di odiare e di mentire
Riportiamo dal sito www.italian.it/isf/ la condanna della Federazione Internazionale dei Giornalisti del divieto francese della televisione antisemita Al Manar, del gruppo terroristico Hezbollah.
La condanna procede da una minimizzazione dei contenuti razzisti e antisemiti della televisione, che nei suoi programmi accusa gli ebrei, tra l'altro, di omicidi rituali, del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki e di aver tramato con i nazisti organizzando essi stessi la propria persecuzione.
Ecco il testo, che, sotto l'apparenza di una difesa della libertà di espressione, è in realtà, a causa delle sue gravi omissioni nell'informare su cosa realmente sia Al Manar, una difesa della "libertà" degli antisemiti di propagandare odio :

22.12.04 - La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha condannato la decisione emessa da una corte francese che impedisce a un'emittente araba di opposizione di usare il satellite per la sua programmazione. Questa decisione è stata definita "sproporzionata e inadeguata" e avrà serie ripercussioni per la libertà di stampa e di espressione nel paese. L'IFJ sostiene che la corte ha ordinato al Consiglio Nazionale di far chiudere il network libanese Al-Manara per contenuti considerati anti-semitici. "La censura aggiunge solo intolleranza, rancore e ulteriori incomprensioni," ha dichiarato Aidan White, segretario generale dell'IFJ. "Se un'emittente è costretta a chiudere ogni volta che qualcuno si sentisse offeso o venissero fatte delle osservazioni scomode, ci sarebbero veramente poche stazioni nel mondo." Le autorità francesi hanno agito dopo che la tv libanese era stata accusata di razzismo. L'IFJ pur riconoscendo il dovere dei media di mantenere una certa qualità nei servizi, eliminando così contenuti potenzialmente pericolosi che potrebbero incitare la comunità alle armi, ha dichiarato che comunque "le autorità non possono giudicare senza prima aver cercato di trovare una soluzione professionale al problema." "In questo caso la corte ha fatto sorgere molte preoccupazioni per quanto riguarda una nuova possibile sede dell'emittente, " ha continuato White. "Questa sentenza è sproporzionata e totalmente inadeguata e non cerca affatto di costruire un ponte per cercare di comunicare tra i mezzi d'informazione occidentali e quelli orientali." Il Consiglio Nazionale, cha ha decretato che Al-Manar trasmetteva programmi "in un contesto militante, con connotazioni antisemitiche," ha imposto che Eutelsat terminasse la diffusione dell'emittente entro 48 ore, pena il pagamento di una multa di 5.000 euro. "Queste sentenze devono essere prese con professionalità, prestando attenzione alle responsabilità etiche piuttosto che alla censura," ha concluso White. "Quello che è successo non farà che peggiorare le cose."
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