Anno nuovo, vecchio Tramballi
torna a disinformare sul quotidiano della Confindustria
Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 03/01/2005
Pagina: 5
Autore: Ugo Tramballi
Titolo: Gaza ha già scelto Abu Mazen
Domenica 2 gennaio 2005 IL SOLE 24 ORE pubblica a pagina 5 un articolo di Ugo Tramballi sulle elezioni palestinesi.
Tramballi incomincia l'articolo con il consueto elenco dei torti israeliani, che inficerebbero a suo avviso la campagna elettorale.
Scrive infatti che:

Compatibilmente con i limiti imposti dall’occupazione israeliana, i posti di blocco e le distruzioni, è in corso una campagna elettorale.


In realtà il terrorismo palestinese, soprattutto, ma non solo, a Gaza non è cessato. Sarebbe stato allora correttto scrivere che nonostante la costante minaccia per la sua sicurezza Israele favorisce lo svolgersi della campagna elettorale e delle elezioni.

Tramballi scrive poi che:


Mustafà Barghouti è un sincero democratico e un attivista dei diritti umani, niente di più antitetico ad Arafat, dunque.


Mustafa Barghouti è un "sincero democratico" e un attivista dei diritti umani che collabora politicamente con Hamas: il suo movimento ha organizzato manifestazioni insieme al gruppo terroristico.
Colpisce comunque quel "niente di più antitetico ad Arafat". Tramballi non poteva informarci prima del fatto che Arafat era l'antitesi di un leader democratico e di un sostenitore dei diritti umani? Ha dovuto aspettare la sua morte?
Ecco invece cosa scrive di Ariel Sharon

E, miracolo dei miracoli, Sharon è diventato un uomo di pace


"Miracolo dei miracoli", Sharon, che fin dall'insediamento come premier si è detto pronto a "dolorose concessioni" per raggiungere la pace è "diventato un uomo di pace".
Per quanto riguarda il passato Tramballi gli attribuisce una frase mai pronunciata, l'invito rivolto ai coloni:

"correte a catturare colline!"


D'altro canto Trmaballi riesce anche ad attribuire a George W. Bush una dichiarazione per cui non conta
"quanta terra Israele continua a rubare ai palestinesi"


mentre per Bush conta la democratizzazione dell'Anp:
"Niente pace finché non ci sarà una Palestina democratica"


una caricatura della posizione di chi ritiene che la mancanza di democrazia dei palestinesi sia una delle cause del conflitto perché i leader non democratici prediligono le situazioni di guerra, hanno bisogno di indicare ai loro popoli un nemico.
Richiamare il tema della democrazia non significa dunque avanzare una pregiudiziale per la pace, ma indicare un concreto ostacolo al suo raggiungimento, affinché sia rimosso.

Tramballi scrive comunque che gli israeliani ostacolano i candidati alternativi ad Abu Mazen:

Gli altri candidati che non hanno permessi speciali per passare da un’enclave palestinese a un’altra, sono stati fermati, arrestati, malmenati.



In realtà non vi sono stati che due episodi riferibili a questa frase: entrambi relativi a Mustafa Barghouti, sono derivati non dalla "mancanza di permessi speciali" concessi invece ad Abu Mazen, ma dalla violazione delle regole fissate per tutti i candidati.
In un caso Barghouti non aveva comunicato agli israeliani il suo spostamento da una città palestinese ad un altra e non era perciò stato riconosciuto al posto di blocco. Nell'altro aveva fatto campagna elettorale pubblicamente a Gerusalemme Est(città nella quale il permesso per questa attività vale solo per luoghi privati)

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