Il padre della patria
che non si comportava affatto come tale: il commento di Deborah Fait agli elogi di Fini ad Arafat
Testata:
Data: 23/12/2004
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Il padre della patria
Sicuramente la visita del Ministro degli Esteri italiano all'ANP era stata concordata, sicuramente Gianfranco Fini e Abu Mazen si sono detti cose che a noi non e' dato sapere e sicuramente e' stato rasserenante vedere che chi viene in visita ufficiale in Israele va poi dal nemico per parlare in modo normale di qualche tipo di accordo.
Dopo tanti anni di tensioni tra Israele e l'Europa, tensioni provocate da un demente terrorista, ecco che ogni giorno arriva qualcuno a trovarci per parlare in modo serio di pace tra noi e i palestinesi.
Non piu' Chirac che nella Citta' Vecchia di Gerusalemme urla ai soldati di Israele che lo proteggono "andate via di qua". Non piu' ministri inglesi che insultano il governo israeliano andando ad abbracciare il mandante di efferati attentati mentre le strade di Israele sono ancora rosse di sangue.
Tutto e' rientrato nella norma, se cosi' si puo' chiamare: Israele deve trattare con un'entita' di terroristi che dovrebbe diventare un popolo e uno stato su territori storicamente ebraici.
E' una realta' dolorosa e difficile ma e' una realta' dunque ben vengano le visite di ministri degli esteri e capi di stato, ben venga un'atmosfera meno pesante e ben venga il ministro degli esteri Fini rappresentate di un governo apertamente amico di Israele, il primo in 60 anni a non aver sostenuto il serial killer di nome Arafat.
Benissimo, siamo tutti contenti, saremmo tutti contenti se l'onorevole Fini non fosse andato a portare una corona di fiori sulla tomba del suddetto serial killer. Saremmo tutti contenti se l'onorevole Fini non avesse scritto sul libro delle condoglianze "In memoria del Padre della Patria".
Ma che schifo!
Un Padre da ai propri figli la vita, una casa, un padre fa studiare i propri figli affinche' possano poi lavorare. Un padre fa il padre non l'assassino!
Arafat ha tolto la vita ai palestinesi, li ha fatti morire per 40 anni, li ha mandati ad ammazzare persone innocenti a migliaia.
Arafat non ha permesso ai palestinesi di avere delle case costringendoli a stare nei campi profughi per poter avere sempre a disposizione materiale umano pieno di odio.
Arafat ha chiuso scuole e universita' facendole diventare covi di terroristi.
Arafat ha fatto educare all'odio generazioni di bambini palestinesi.
Arafat ha sempre rifiutato uno stato per i palestinesi e li ha portati dal terrorismo alla guerra vera e propria.
Padre della patria?
Assassino della patria!
A parte il male fatto ai palestinesi , a parte le migliaia di vittime israeliane vediamo di ricordare all'onorevole Fini quello che Arafat ha fatto agli italiani e agli europei:
Atene 1968: attacco a un aereo israeliano. molti morti e feriti.
Zurigo 1970: esplode un aereo della Swissair . 49 morti.
Monaco 1972: attentato alle Olimpiadi. 11 atleti israeliani trucidati.
e poi Fiumicino , due volte, con decine di morti e poi l'Achille lauro con Leon Klinghofer assassinato e gettato in mare.
E gli assassini liberati e fatti fuggire dal governo italiano. Fatti fuggire!
Ma continuiamo con i maggiori attentati in Europa.

Anversa 1980: due bombe contro un pullman di ragazzi ebrei che andavano a un campeggio. Un bambino muore, 18 restano feriti.
Parigi 1980: una bomba contro la sinagoga di Rue Copernic. 4 morti e 12 feriti.
Vienna 1981: attentato contro la sinagoga. 2 morti e 19 feriti.
Anversa 1981: auto bomba contro sinagoga. 3 morti e 80 feriti.
Berlino ovest 1981: bombe contro un ristorante kasher . due morti e 25 feriti.
Parigi 1982: attentato contro ristorante kasher. 6 morti e 21 feriti.
Roma 1982: attentato alla sinagoga . Muore Stefano Tache' di due anni , 35 feriti gravi.

Ecco, il ministro degli esteri Fini e' andato a portare una corona di fiori al mostro ideatore di tutti questi attentati e decine e decine di altri in Israele, in Africa contro americani ed ebrei, in Libano contro americani.
Che schifo, onorevole Fini e che smacco alle vittime italiane del killer palestinese.
Posso capire la ragion di stato, posso capire la diplomazia ma quella corona e quelle parole scritte sul librone delle condoglianze pesano come macigni.
Perche' allora? Forse per accattivarsi le simpatie della sinistra? Puo' darsi ma a che prezzo. A prezzo della dignita' e della giustizia.
Forse era stato concordato anche questo, anche quelle parole disgustose ma nel momento in cui sono state lette alla televisione italiana e israeliana molte persone avranno sentito una stretta al cuore e forse anche un attacco di nausea.

Pesano meno perche' piu' disgustose che importanti trattandosi di Nessuno, le parole pronunciate dai rampolli di Craxi, quel Bobo e quella Stefania che, davanti alla tomba del terrorista amico del padre hanno pianto commossi.
Papa' sara' contento, ragazzi. Il suo Garibaldi, anzi il suo Mazzini, bagnato dalle lacrime dei suoi adorati figli.
Che Garibaldi e Mazzini si rivoltino nella tomba e' secondario anche perche' si spera che non abbiano avuto modo, dall'aldila', di sentire simili bestemmie e offese alla loro Memoria.
Fanno ridere infine le parole di Stefania "Al nostro ritorno abbiamo due compiti che ci attendono:
riconfermare lo spirito di amicizia che ci unisce e confermare che l'eredita'
di Arafat è stata raccolta da una classe dirigente giusta».

Ma certo Stefania Craxi, certo signora Nessuno, l'eredita' di Arafat e' stata raccolta, eccome se e' stata raccolta.
Miliardi di dollari rubati e divisi equamente tra la sua vedova, cosi' fine e signorile (amica sua?), e le organizzazioni del terrore.