Pietro Gargano difende gli omaggi del Comune di Napoli ad Arafat
con argomentazioni del tutto inconsistenti
Testata: Il Mattino
Data: 04/12/2004
Pagina: 12
Autore: un lettore - Pietro Gargano
Titolo: L’omaggio del Comune alla tomba di Arafat
IL MATTINO di lunedì 20-12-04 pubblica a pagina 12, nella rubrica delle lettere, l'opinione di un lettore sull'"omaggio alla tomba di Arafat" del Comune di Napoli, e la risposta di Pietro Gargano.
Ecco i due testi:

Esprimo il mio più sentito dissenso per l'iniziativa del Comune di Napoli di rendere un "omaggio ufficiale" della città alla tomba di Arafat, la cui politica, per me, e non solo, disastrosa e fallimentare, è oggetto di un giudizio quantomeno controverso e per niente omologo a quello, per esempio, dell'assessore Porta. Ritengo altresì che il Comune debba declinare fermamente e cortesemente l'invito dell'Anp a fornire osservatori sulla regolarità di una prossima consultazione elettorale: ciò significa infatti, per chiunque conosca sommariamente i processi in atto in quella terra dopo la morte di Arafat, assumere una posizione, insomma schierarsi, e surrogarsi indebitamente a compiti che hanno organizzazioni internazionali.

RISPONDE PIETRO GARGANO: Non tutti i cittadini napoletani sulla vicenda araboisraeliana - e così su queste temerarie iniziative - la pensano come il sindaco e l'assessore Porta, gli assessori provinciali D'Aimma e Allodi, l'assessore regionale Buffardi e il governatore Bassolino. L'omaggio al defunto leader di un popolo sofferente
Prima di tutto a causa di Arafat.
nessuno può dubitare che Arafat fu un vero leader
Un vero despota, più che altro.
nel bene
Quale?
e nel male - non è in sé uno schierarsi
E che cosa sarebbe, allora?
E' un gesto di rispetto


Rispetto verso un tiranno inventore del terrorismo deo dirottamenti aerei, dei sequestri di navi, delle stragi olimpiche, di quelle nelle scuole...
Ci sembrano invece legittime le perplessità dell'avvocato Nitto su un ruolo di controllo elettorale in Palestina dei nostri amministratori.
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